GROSSETO – “Il Governo si è dimenticato degli asili privati?”. La domanda arriva da Assonidi, il sindacato degli asili nido e scuole d’infanzia privati di Confcommercio Grosseto, alla vigilia di nuove aperture per la “Fase 2”.
“Torniamo a chiedere con forza che ci si occupi anche del nostro settore – proseguono da Assonidi Confcommercio Grosseto – Ci sentiamo letteralmente abbandonati. Stanno per riaprire centri estivi, fattorie didattiche, si stanno adattando cortili di scuole e parchi pubblici”.
“In questi giorni assistiamo ad un’intesa mobilitazione di soggetti che si apprestano a gestire, o a imparare a gestire, i servizi all’infanzia con le modalità di un’enorme cessione di ramo d’azienda – fanno sapere da Assonidi – dimenticandosi che stiamo parlando di bambini e che ci sono decine di migliaia di strutture adatte a questo scopo e pronte a riaprire. Ci aspettavamo chiare indicazioni per poter ripartire in tutta sicurezza. Sono mesi che le istituzioni fanno progetti, stilano protocolli, istituiscono comitati tecnici sui servizi all’infanzia senza ascoltare chi rappresenta gli operatori del settore”.
“Noi siamo i veri tecnici perché noi operiamo dentro i centri educativi senza alcuna improvvisazione, ma con programmazione, metodo pedagogico, con un protocollo per garantire la sicurezza degli educatori, delle famiglie, dei bambini. Senza retorica la nostra tradizione è parte della storia dell’Italia, ma viene cancellata e messa dietro a qualsiasi altro codice Ateco. Nel frattempo, noi rimaniamo fermi con gli ammortizzatori sociali che si stanno esaurendo, con educatori che non vedono uno stipendio da marzo, con centri educativi che accumulano debiti e nemmeno possono portare i libri in tribunale”.