MONTE ARGENTARIO – “Si infiamma la politica sulle calette di Monte Argentario. Noi vi avevamo avvisato per tempo – attacca Luigi Scotto, capogruppo in Consiglio comunale di ‘Argentario: il progetto’ -. Era evidente che sarebbe stata richiesta una puntuale regolamentazione per l’accesso e la fruizione delle calette dell’Argentario”.
Il riferimento è il recente attacco rivolto all’amministrazione Borghini da parte del consigliere di opposizione, secondo il quale il sindaco avrebbe perso tempo prezioso nel pianificare possibili soluzione per la fruizione degli spazi al mare.
“Predisporre cartelli per far conoscere disposizioni e norme comportamentali, mappare ed organizzare gli spazi, definire turnazioni orarie, magari utilizzando un’app, individuare personale preposto all’informazione, al controllo degli accessi e della corretta applicazione delle regole”.
“Avevamo – continua Scotto – posto con forza il problema già nella riunione con il sindaco e parte della giunta il 3 aprile, per poi proporre la Consulta per il Turismo il 15 aprile fino a protocollare un documento ufficiale il 28 aprile”.
“Sono passati più di 40 giorni, senza che dall’amministrazione arrivasse un qualche segnale di interesse e attenzione rispetto a questo problema – prosegue Scotto -. Riusciamo ad immaginarci cosa succederebbe se, visto che probabilmente le seconde case si riempiranno e l’unica cosa possibile la prossima estate sarà rinfrescarsi nelle magnifiche calette attorno al Promontorio, per una mancanza di organizzazione si creassero assembramenti ed il sindaco, o addirittura il questore, per ragioni di sicurezza sanitaria, chiudessero con ordinanza le calette?”.
“Sarebbe una catastrofe, un’immagine dell’Argentario terribile che ci farebbe perdere ancora di più appeal nei confronti dell’Italia e del mondo – conclude -. E non oso immaginare quale potrà essere la reazione della gente”.