MASSA MARITTIMA – “Gli effetti collaterali del virus non hanno tardato a far sentire gli effetti e, insieme ad una crisi socio – economica che colpirà famiglie ed imprese, sulla sanità si presenta il conto di tutte le attività sospese come visite, interventi rinviati, esami clinici e terapie non effettuate, con liste di attesa accumulate nei due mesi di lockdown”.
A scriverlo, in una nota, il Tavolo della salute di Massa Marittima.
“Segnali preoccupanti – proseguono dal Tavolo – che arrivano dai medici e dalle associazioni nazionali che informano, per portare due esempi concreti, dell’aumento delle patologie cardiologiche, dei casi di pazienti in terapie oncologica o dei soggetti in attesa di interventi il cui trend fa registrare maggiori aggravamenti e decessi.
C’è da recuperare quanto era stato tagliato prima dell’arrivo del covid, quanto trascurato a causa del virus e mettere a frutto le promesse del governo e della regione per invertire quella tendenza al taglio e al risparmio che è stata la caratteristica degli ultimi anni.
Anche in ambito locale è giunto il momento di passare dagli annunci teorici del ministro Roberto Speranza e del governatore Enrico Rossi attraverso una forte presa di posizione in primo luogo dei sindaci, più volte chiamati in causa e coinvolti dalla direzione aziendale, per ricostruire una sanità più forte ed in grado di rispondere ai bisogni di salute delle persone.
Non nascondiamo preoccupazione per l’ospedale delle Colline Metallifere perché troppe volte abbiamo assistito ad annunci ai quali poi non hanno fatto seguito cose concrete.
Riteniamo per questo che sarebbe da subito importante dare alcuni segnali come il ripristino delle attività di pneumologia che hanno visto i professionisti impegnati al Misericordia di Grosseto per l’emergenza Covid. A nostro parere, dato l’avvio della fase 2 di normalizzazione, sarebbe opportuno che i medici tornassero a svolgere la loro attività presso l’ospedale di Massa evitando che l’attività del presidio resti di sola consulenza in una zona nella quale le patologie respiratorie ereditate dalla storia hanno ancora una forte incidenza.
Ci auguriamo anche che attività come chirurgia e cardiologia, in forte sofferenza per carenza di personale, siano rilanciate insieme al potenziamento di posti letto di sub intensiva da predisporre nell’ospedale.
Le parole del ministro Speranza non restino solo la declinazione del nome – concludono – ma diventino atti concreti e che in questo i sindaci facciano la loro battaglia senza accontentarsi delle briciole o di qualche promessa che, come avvenuto in passato, non sarà mai realizzata.