GROSSETO – Il fiume Ombrone vero protagonista di questa Fase 2 Covid a Grosseto. Centinaia di cittadini grossetani hanno posto come obiettivo per le loro attività sportive e motorie individuali i luoghi toccati dal corso del fiume Ombrone.
Running, Trekking, Bike, Stand Up Paddle e Kayak le discipline sportive che hanno animato i vari tratti del fiume Ombrone nel comune di Grosseto.
“Mai come prima lo sport di base in questa Fase 2 è divenuto importante e popolare e soprattutto un tramite per la scoperta del territorio – afferma Maurizio Zaccherotti, presidente associazione Terramare e coordinatore Acquaviva Uisp Toscana -. Tantissimi cittadini grossetani nel rispetto delle norme e del buon senso hanno scelto il fiume Ombrone come loro meta per svolgere attività sportiva e motoria uscendo dalle quattro mura di casa e tornando a respirare quella libertà che sembrava dopo due mesi un ricordo lontano. E’ stato bello vedere i grossetani riappropriarsi di un territorio e sopratutto di un elemento naturale che ancora oggi soprattutto le nuove generazioni non conoscono”.
Terramare, che in questi mesi aveva sospeso le attività per ovvi motivi di sicurezza, ha mantenuto alta l’attenzione sul fiume Ombrone, portando avanti da casa, e quando è stato possibile con i sopralluoghi, l’importante progetto relativo alla realizzazione della Guida sulla navigabilità e sentieri di valle dell’Ombrone che vede collaborare assieme a Terramare il Comune di Grosseto, Civitella Paganico, Cinigiano, Campagnatico, Banca Tema e Uisp.
“In questi ultimi giorni, ripartendo con le attività sportive individuali e confrontandosi la sera da casa tramite videoconferenze – prosegue Zaccherotti -, abbiamo rilevato quanto da tempo sosteniamo, e cioè che l’Ombrone rappresenta una palestra a cielo aperto per tutti. Non manca nulla: ci sono luoghi per correre liberamente in mezzo alla natura, specchi d’acqua per fare pratica di kayak e sup, sentieri percorribili in modalità trekking e bike, insomma una rete di spazi naturali a due passi dai centri abitati e dal Parco della Maremma accessibili a tutti”.
Terramare insiste sulla valorizzazione di questi luoghi e rilancia l’idea del Parco fluviale grossetano che deve necessariamente coinvolgere enti, privati e associazioni. “Il Parco – conclude Zaccherotti – sarebbe un ulteriore passo in avanti per il consolidamento della comunità del fiume che vede tutti i comuni rivieraschi uniti per la promozione della Valle dell’Ombrone”.