ORBETELLO – In merito al ricordso al Tar della Lega abolizione caccia sull’azienda faunistico-venatoria della Laguna di Orbetello la Lega abolizione caccia afferma di attendere «la sentenza, ma è stata la Regione a chiarire che, per ora, in Laguna non si può andare a caccia».
«Il Tribunale amministrativo ha denegato la sospensiva – affermano gli avvocati Guglielmo Calcerano, Valerio Impellizzeri e Raimondo Silveri presidente della Lega abolizione caccia – essenzialmente perché, secondo quanto dichiarato in giudizio dalla Regione stessa, detta autorizzazione è allo stato improduttiva di effetti, poiché difetta, tra l’altro, il parere favorevole dell’Ufficio regionale preposto alla Valutazione di incidenza ambientale».
«Ciononostante, l’atto autorizzatorio in questione, in maniera quanto meno equivocabile, recava una data precisa per la decorrenza dei propri effetti – ossia il 1° aprile 2020 – e poneva a carico degli eventuali ricorrenti di procedere alla sua impugnazione entro il termine perentorio di 60 giorni. Insomma, dapprima la Regione Toscana ha lasciato intendere che dal mese di aprile sarebbe stato possibile avviare l’attività venatoria in laguna, e successivamente ha chiarito che il provvedimento non poteva essere ancora eseguito. Con il nostro ricorso, dunque, abbiamo quanto meno fatto un po’ di chiarezza, a beneficio degli stessi uffici regionali. Sta di fatto, però, che per ora nella laguna non si può andare a caccia, visto che anche sul sito web della ATC 7 Grosseto Sud è apparso l’avviso che ‘a decorrere da tale data [01.04.2020] non sarà più in essere l’APG Lagune di Orbetello’ e che ‘la validità dell’AFV è comunque subordinata ad altri atti di competenza regionale’».
«Il TAR Toscana ha quindi fissato al 1° dicembre 2020 l’udienza in cui saranno approfonditamente esaminate le censure fatte valere dalla LAC, che riguardano non solo la tutela dell’ambiente e delle specie animali, ma anche vizi squisitamente procedurali. Ad esempio, l’autorizzazione di una nuova AFV a Piano Faunistico Venatorio invariato ed il rilascio di concessioni per l’uso di terreni da parte del Comune di Orbetello in difetto di procedure di evidenza pubblica, in contrasto con la disciplina europea recata dalla cosiddetta ‘Direttiva Bolkestein’».