ORBETELLO – “Oggi, 4 maggio, inizia la tanto attesa fase 2. Una fase 2 che in realtà è più una fase 1,5 perché troppi sono ancora i divieti e le limitazioni e poche le certezze per il futuro. Nessuno si aspettava certo che il 4 maggio sarebbe stato il giorno del ‘liberi tutti’. Abbiamo imparato in questi mesi che questo virus è subdolo e il nostro sistema sanitario nazionale ha troppi buchi per rischiare una ricaduta. Quello che però ci si aspettava erano meno proclami e promesse e maggiore certezza e concretezza. Un piano reale e preciso che desse agli italiani una prospettiva chiara per il prossimo futuro. E invece niente, ancora provvedimenti fumosi e senza basi solide che stanno portando i cittadini, soprattutto quelli che nella fase 1 sono stati costretti ad interrompere il proprio lavoro, allo stremo. Troppa confusione genera incertezza, paura e alla fine disperazione e, se davvero questa fase 2 deve rappresentare una ripartenza, non è questo il modo migliore per ripartire”.
A scriverlo, in una nota, il senatore maremmano di Forza Italia Roberto Berardi.
“Questa mattina – prosegue – alcuni rappresentati dei commercianti di Orbetello, Fonteblanda e comuni limitrofi, mi hanno consegnato le chiavi dei loro negozi, chiusi ormai due mesi, insieme a una lettera per il presidente Giuseppe Conte. Non è la prima iniziativa di questo tipo nei comuni italiani, in cui moltissimi professionisti, tra partite iva, commercianti e ristoratori, hanno compiuto un gesto tanto simbolico quanto estremamente forte. Consegnare le chiavi della propria attività su cui hanno investito soldi, tempo e aspettative, allo Stato è un gesto di resa, se non possono riaprire chiedono almeno che vengano accordati loro aiuti economici che non li obblighino a chiudere definitivamente, e io non posso che essere d’accordo con loro.
Ho promesso loro che mi farò portavoce, come sempre, delle istanze del mio territorio e a questo proposito faccio anche un appello al Presidente Rossi che ricopre il giusto ruolo sia per essere un’ottima cassa di risonanza dei toscani sia per dare loro prime risposte concrete.
In molte altre regioni i governatori hanno preso iniziative volte a una riapertura anticipata di alcune attività produttive, ovviamente seguendo tutti i protocolli di sicurezza previsti, chiedo ufficialmente al presidente Enrico Rossi di provvedere quanto prima a fare lo stesso.
Anche una sola settimana di anticipo rispetto all’ipotetica data annunciata, anche se non ancora ufficializzata, di riapertura sarebbe una manna dal cielo per migliaia di lavoratori e per le loro famiglie.
Chiedo un intervento preciso e puntuale e che non generi confusione come è stato fatto con i decreti governativi, la gente ha bisogno di risposte ed è ben disposto a seguire le regole purché esse siano giuste e chiare.
Non dimentichiamoci che la nostra regione vive di turismo, le nostre coste sono una fonte importante di reddito per moltissimi cittadini toscani, non possiamo pensare di non avviare già in questa fase 2 tutte le iniziative che consentano agli operatori del turismo e di tutto l’indotto, di essere pronti per l’ormai imminente stagione estiva.
Non è più il tempo di ordinanze confuse – conclude il senatore -, come ad quella sulla pesca sportiva che prevede la possibilità di andare in barca ma non spiega se si può praticare dagli scogli, questo è il tempo della chiarezza, dell’unità e del lavoro costante in un’unica direzione: la rinascita del nostro Paese. Per farlo c’è bisogno dell’impegno di tutti, io ci sono”.