MASSA MARITTIMA – «Da una parte si chiede coesione e dall’altra si cerca divisione. Confusione, revisionismo e poca conoscenza della storia la fanno da padrone in una realtà allo sbando». Questo è il giudizio della segreteria del PCI delle Colline Metallifere sulla presentazione di una mozione al Consiglio comunale di Massa Marittima.
«Così il gruppo della Lega in Consiglio comunale di Massa Marittima si vuole distinguere proponendo di integrare al testo ANPI, all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 25 aprile, prendendo a pretesto la risoluzione approvata dal Parlamento europeo. Eppure la Lega teoricamente vorrebbe uscire dal contesto europeo ma, nell’occasione, se ne serve. La risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 ha un testo che cumula ispirazioni e orientamenti differenti e vuole esprimere giudizi su fenomeni politici non equiparabili ed equidistanti. Non solo i contenuti non coincidono con la natura antifascista della nostra Costituzione e con il giudizio storico sui fenomeni politici del ‘900».
«È bene ricordare che il documento europeo è stato votato da tutti i dem, con l’eccezione di Massimiliano Smeriglio e Pierfrancesco Majorino ai quali si è associato, in un secondo momento, Pietro Bartolo, eurodeputato eletto nelle liste del Pd ma più noto come il medico di Lampedusa, che scrive su Facebook “Ho deciso di cambiare il mio voto da positivo a contrario alla risoluzione sulla memoria europea. Inutile girarci attorno: ho sbagliato, non avrei dovuto votare favorevolmente”, dice il dottore diventato il simbolo della solidarietà per il ruolo svolto nell’isola diventata la porta d’Europa (e apparso anche in Fuocammare). E ancora: “Mi scuso con i miei elettori e ringrazio i tanti che mi hanno scritto in questi giorni. Il confronto serve anche a questo: a riconoscere quando si è commesso un errore e fare un passo indietro”».
«Con quella risoluzione si vuole dare un colpo alla Storia, cancellarla, dimenticare il ruolo che hanno avuto i comunisti nella liberazione dell’Europa e quello di quei partigiani comunisti italiani che ci hanno portato alla Liberazione. Il Pci, partecipando alla Resistenza, ha contribuito in modo determinante e decisivo alla costruzione di una nazione laica e repubblicana, ha lottato per dare diritti alle persone e ha intrapreso una via democratica al cambiamento della società, contribuendo a raggiungere libertà essenziali che prima non erano esistevano. Equiparare una storia nata alla metà dell’800 ed ancora attuale, con il ventennio fascista è fare demagogia».
«La Lega non vuole riconoscere il valore di un’idea che è nata per organizzare e dare voce a chi quella voce non ce l’aveva e continua ad offendere l’intelligenza di molti che hanno lottato per un mondo democratico, dove ognuno può esprimersi, senza che un’altro possa impedirglielo. Sulla vicenda della proposta leghista ne eravamo stati informati dal sindaco Marcello Giuntini che ha espresso la volontà di non far passare nessuna integrazione in tal senso e così ci risulta sia andata con il voto contrario della maggioranza e da parte di altri gruppi» conclude La segreteria Pci Colline Metallifere.