FOLLONICA – “Non è vero che la Tari non è aumentata. I cittadini hanno ben visto che la bolletta del novembre 2019 aveva già registrato un aumento di quasi il 10%, poi replicato nelle tre rate del 2020 (giugno, luglio e settembre) che sono arrivate in questi giorni nelle case dei follonichesi. Il tutto per decisioni prese dell’Ato (assemblea dei comuni) nel 2019. Assemblee disertate da Andrea Benini e dal suo rappresentante designato, l’ex assessore Mirjam Giorgieri“.
A scriverlo, in una nota, la coalizione di liste che appoggia il candidato di centrodestra Massimo Di Giacinto (Lega – Lista Civica Massimo Di Giacinto – Fratelli d’Italia – Forza Italia – In Movimento per Follonica – Follonica nel Cuore), replicando a quanto dichiarato da Benini.
“Il tentativo, nella goffa replica dell’ex sindaco, di insinuare che l’aumento sia dovuto ad interessi per la dilazione di pagamento delle rate è un vero e proprio falso – proseguono -. Primo perché, per adesso, è stata rimandata la sola rata di aprile 2020 (ad inizio giugno), secondo perché non ci sono costi di dilazione in bolletta.
Benini sta cercando di arrampicarsi sugli specchi dicendo cose non vere. Ma c’è di più. La smetta Benini di chiedere al commissario di darsi da fare sulla Tari: sappiamo tutti quanti molto bene che da oltre 10 giorni, ben prima del suo appello, il commissario ha esposto agli organi preposti, con decisione, le necessità del Comune di Follonica circa la rimodulazione della tassa e le necessarie esenzioni per i settori più colpiti da questa emergenza, relativamente al periodo di chiusura forzata.
Pertanto, Benini la faccia finita di cercare di prendersi meriti che non saranno suoi, anticipando quello che il commissario sta facendo. I cittadini di Follonica sono stanchi delle sue chiacchiere dopo aver visto, con i loro occhi, gli aumenti in bolletta.
La difficile fase che stiamo vivendo ha bisogno di verità e sta smascherando tutti gli errori del passato con pesanti ricadute economiche sulle famiglie e le imprese. E’ innegabile che il ciclo dei rifiuti del nostro territorio ha prodotto una delle tasse più salate d’Italia – conclude il centrodestra -. Il cambiamento non può essere affrontato da chi ha combinato questo disastro”.