GROSSETO – Una Grosseto inedita, una città che per la prima volta si trova ad affrontare un’epidemia così diffusa come quella del coronavirus. Una Grosseto che viene raccontata con i volti dei suoi abitanti immortalati dagli scatti del fotografo Andrea Calani.
«La mia città. Mentre la storia continua a scriversi da sola – spiega Calani -, incurante del nostro vivere, la mia città respira in un silenzio assordante. In un momento come questo, in cui le certezze cadono come le tessere del domino – come se fosse uno stramaledetto gioco -, pare che non si possa fare alcunché, se non subire passivi l’inevitabile scorrere del tempo e degli eventi».
«Devo essere sincero, e devo confessarvi che ciò che è successo non è stato voluto o programmato. Semplicemente mi sono ritrovato con la macchina fotografica in mano e ho fatto quello che mi riesce più naturale: raccontarvi. Il colore, per l’eterogenesi dei fini, in totale contrasto con la realtà fattuale, è rimasto. A volte basta una sfumatura, o un piccolo filo rosso che corre coraggioso fra le nostre vie, per tornare a sognare».