FOLLONICA – Alessandro Tortorella ha scritto una lettera alle istituzioni in merito alla protesta dei ristoratori, che oggi hanno consegnato simbolicamente al commissario le chiavi dei loro locali contro la decisione del Governo di riaprire le loro attività dopo il 4 maggio.
Di seguito il testo.
Al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno, al presidente della Regione Toscana, al prefetto di Grosseto, al presidente della Provincia di Grosseto, al questore di Grosseto, al comandante provinciale dei Carabinieri di Grosseto, al comandante provinciale della Guardia di Finanza di Grosseto, al presidente della Camera di Commercio di Grosseto
Per opportuna notizia si rappresenta che, analogamente a quanto si è verificato in altre città, rappresentanti di ristoranti, pizzerie, bar, ambulanti, nonché delle cosiddette partite iva, nella mattinata odierna hanno consegnato simbolicamente le chiavi di diverse decine di locali e attività della città allo scrivente commissario prefettizio.
Analogamente, è stata formulata la richiesta al Comune di informare le istituzioni circa le motivazioni della protesta in atto e la mancata soddisfazione per le decisioni governative assunte sinora. In particolare, è stata sottolineata l’enorme difficoltà, sotto il profilo delle ricadute economiche e familiari per commercianti e dipendenti aggravata, hanno lamentato i commercianti, dal rinvio della data di apertura di quelle attività oltre il 4 maggio.
La perdurante situazione di lockdown settoriale, hanno ulteriormente sottolineato i titolari di ristoranti e bar, sta condizionando anche le prospettive in termini occupazionali in una realtà essenzialmente turistica come Follonica; oltre le difficoltà di sostenere costi, pagamenti di vari tributi e svolgere tutte le altre attività richieste dalle disposizioni, per adeguare le strutture in termini di safety anticovid19.
Non escludendo peraltro possibili, ulteriori, momenti di protesta da parte di altre categorie.
Al riguardo, lo scrivente commissario, nell’assicurare di riferire agli organi superiori le ragioni della protesta, ha ricordato ai commercianti le iniziative adottate da questo Comune già nello scorso mese di marzo, le ulteriori in fase di attuazione in questi giorni ed altre da attuare in successivi momenti (a titolo esemplificativo lo slittamento delle imposte comunali per l’annualità 2020 -Tari, Cosap, eccetera – al prossimo autunno; la riduzione dell’importo annuale 2020 per imprenditori, commercianti, artigiani etc. che, a seguito del lockdown, non hanno potuto lavorare e, comunque nella fase di ripresa sono ancora penalizzati).
Con l’occasione si rappresenta che lo scrivente da giorni ha avviato un tavolo istituzionale economico-produttivo (#FollonicaRiparte) particolarmente apprezzato dalle decine di interlocutori che vi partecipano, come referenti delle parti sociali. Obiettivo è condividere con il territorio proposte ed iniziative concrete e realizzabili, che possano contribuire a mettere a sistema tutte le misure occorrenti per contenere disagi organizzativi (safety covid19) e difficoltà economiche per datori di lavoro e lavoratori, anche stagionali. Non trascurando di sottolineare altresì la rilevanza del rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria.
Considerazioni che assumono particolare rilievo in relazione alla prevedibile e significativa diminuzione dell’affluenza turistica a Follonica che, negli ultimi anni, superava le 100mila persone; con importantissime e più specifiche ripercussioni proprio nel comparto turistico-balneare. Settore per il quale, lamentano i gestori dei “bagni”, servono urgenti e specifiche misure considerata l’imminenza dell’auspicata, benché condizionata, apertura della stagione balneare.
Anche in previsione di possibili rimodulazioni dell’applicazione della Fase2 su base regionale, si assicura la massima, costante e personale attenzione alle situazioni di diffuso disagio, anche sociale, che si registrano a livello territoriale locale; assicurando altresì l’attuazione delle eventuali esigenze che potranno essere prospettate dalle signorie loro a questo Ente, eventualmente anche a livello sperimentale.