GROSSETO – «Un protocollo sanitario univoco, meno burocrazia, maggiore collaborazione tra i due Ambiti turistici della Provincia di Grosseto e percorsi per legare il mare all’entroterra». Sono queste alcune delle proposte del responsabile turismo della segreteria provinciale del Partito democratico Davide Bartolini, in merito al rilancio turistico della Maremma in vista dell’avvio della Fase 2.
«L’emergenza Covid-19 – scrive Bartolini – rischia di fermare un intero settore produttivo quello del turismo che in Italia genera il 13% del Pil nazionale e conta circa 4.2 milioni di occupati. In Toscana nel 2019 sono stati registrati 48,5 milioni di pernottamenti evidenziando una regione ancora più attrattiva. In questo contesto si colloca la Maremma dove il turismo è una voce importante se non vitale e dove anche qui negli ultimi anni abbiamo assistito ad un considerevole aumento delle presenze. Le parole del ministro Franceschini fanno ben sperare e la proposta di lavorare su un turismo interno e di prossimità, incentivando sia le imprese turistiche e sia le famiglie con redditi medio bassi ad andare in vacanza nel nostro paese, nelle intenzioni è una proposta da perseguire».
«Un documento molto importante è stato presentato in questi giorni al presidente del Consiglio da tutti i sindaci del G20S che rappresentano i 26 comuni balneari della penisola italiana che in totale attraggono 70 milioni di turisti. I sindaci chiedono con forza un impegno del Governo nei confronti di un sistema turistico, quello balneare, che senza gli interventi ritenuti necessari se non vitali, nei prossimi mesi potrebbe dichiarare il proprio fallimento. Per questo diventa di vitale importanza in vista della Fase 2 un progetto di rilancio di questo tipo di turismo che possa convivere con la sicurezza sanitaria imposta dall’emergenza Covid-19 per tutelare lavoratori e turisti».
«Da qui la necessità, da parte del Ministero della Salute e della Regione, di trovare e predisporre un protocollo sanitario che indichi con procedure univoche e certe tutte le modalità per la tutela della salute pubblica considerando che l’avvio della stagione estiva è alle porte. Oltre a questo la task force del Governo dovrà individuare le esclusive competenze su questo settore. Gli operatori turistici ma ancor prima i sindaci dei comuni balneari, hanno bisogno di aiuto attraverso anche uno snellimento burocratico, che dia loro la possibilità di poter garantire e velocizzare le opere più importanti. Sul tema della sicurezza non può essere tutto demandato alle imprese, ci vuole anche senso civico e autodisciplina da parte degli utenti. I Comuni dal canto loro si dovranno impegnare a dare più spazi a titolo gratuito per permettere agli esercenti di ammortizzare i costi con l’aumento delle distanze».
«Appare ora più che mai auspicabile che gli Ambiti Turistici, in particolare Maremma Sud e Nord, lavorino insieme stipulando una convenzione (prevista dalla medesima Legge 86), per dispiegare appieno le potenzialità del brand Maremma e per favorire la sua promozione. Sarà poi importante sviluppare un “turismo dell’entroterra”, sempre insieme agli Ambiti, che si deve collegare a quello balneare. La Maremma offre un territorio interno unico dal punto di vista storico, archeologico, enogastronomico e naturalistico che unito al mare può davvero costituire un’offerta turistica di assoluta qualità – conclude l’esponente Pd – dove è possibile rispettare tutti i margini di sicurezza imposti dall’emergenza sanitaria».