FOLLONICA – «Il Comune di Follonica non ha ritenuto, sino ad oggi, di adottare misure restrittive per la spiaggia (ordinanza) e si è attenuto all’attuazione dei vari DPCM, che successivamente hanno ristretto sempre più gli ambiti allo scopo di contenere il contagio COVID-19». A parlare è il commissario prefettizio di Follonica Alessandro Tortorella che precisa la novità di cui si sta parlando in questi giorni dopo il chiarimento del Governo, nella “Faq”, in merito al bagno al mare-
«Ma sottolineo – aggiunge Tortorella – che, anche adesso e successivamente a questa Faq di chiarimento del Governo, vale sempre e ovunque il divieto degli assembramenti ed il rispetto di 1,8 metri tra persone (Ordinanza Regione Toscana), quindi anche in spiaggia. E questo ad oggi ovviamente, poiché le modalità alle quali attenersi sono in continua evoluzione per tutti».
«Vorrei sottolineare e ricordare l’obbligo della mascherina in tutta la regione (non in acqua). Follonica ha dimostrato sinora tanta pazienza e senso di responsabilità nel rispettare le pesanti e prolungate misure anticovid19. Invito quindi tutti a pazientare il più possibile, perché la “Fase 2″ è ormai imminente. In tutto ciò conteranno i numeri dei contagio, che ci auguriamo che possano continuare ad essere incoraggianti qui ma anche a livello nazionale. E la stagione turistica va organizzata, preservata e regolamentata con equilibrio. “FollonicaRiparte”».
Viene anche ricordato, nel sito di Palazzo Chigi, come “sia sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione. Resta fermo che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti. Sono fatti salvi, peraltro, diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali. La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono”.