GROSSETO – “L’agricoltura e l’agroalimentare sono due settori strategici nell’economia della provincia di Grosseto. Per la loro importanza devono essere affrontati con grande serietà e competenza nel rispetto delle centinaia di imprenditori e lavoratori che impiegano. Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna non ha alcun dubbio, invece, quando si avventura nei suoi proclami cercando attenzione ‘per contrapposizione'”.
A scriverlo, in una nota, Italia viva della provincia di Grosseto.
“Nel leggere le sue osservazioni – proseguono da Italia viva -, infatti, sull’utilizzo dei lavoratori immigrati nei campi, ci è venuto il dubbio che neppure abbia letto l’intervento del ministro Teresa Bellanova alle Camere.
Vivarelli Colonna ha parlato per affermare un’avversione ideologica, dimenticandosi anche il suo mestiere di imprenditore agricolo e di produttore di beni per la collettività.
Lo vorremmo rassicurare. Se oggi, per opportunismo politico, gli appare più giusto negare soluzioni razionali e giuste per il mondo dell’agricoltura, noi cercheremo di pensare anche a quando dovrà ritornare nella sua campagna.
Oggi, infatti, con il Pil a -15 % non c’è spazio per il burlesche vivarelliano, è tempo di difendere con misure utili il lavoro degli allevatori, dei pescatori, perché sono l’ossatura della nostra vita.
Per reggere le difficoltà che ancora dureranno purtroppo a lungo, è necessario sgomberare il campo dalle spettacolarizzazioni di chi, non avendo idee o soluzioni, la butta sempre in caciara.
Il rischio che si corre tutti è che mentre agricoltura e agroalimentare non si sono mai fermati e hanno continuato a produrre, non ci siano i mercati e diminuiscano i consumatori per acquistare il prodotto sia per i limiti di mobilità che per quelli economici.
La chiave è far ripartire presto e bene tutto. Senza il lavoro e il sostegno attraverso le imposte oltre al sistema economico rischia di crollare anche tutto il sistema sociale. E succederà presto se non metteremo in campo azioni rapide ed efficaci che diano liquidità e prospettive alle aziende.
Partendo proprio da coloro che non si sono mai fermati, agricoltura e commercio alimentare, si può prendere esempio per accelerare la ripartenza.
E qui arriviamo ai lavoratori provenienti da altri Paesi impiegati in agricoltura. Sono oltre 346mila e arrivano anche qui da noi da oltre 155 Paesi diversi. Molti di loro si sono integrati in Italia lavorando la terra, piantando e raccogliendo i pomodori, potando le nostre vigne. Oltre a questi c’è un sommerso, oltre 600mila, i cosiddetti irregolari che sono esseri umani da sempre alla mercè dei caporali e dello sfruttamento perché il loro lavoro è indispensabile alle nostre aziende agricole. Questa era la realtà prima del virus.
Ci sono due modi per affrontare questo tema: o demonizzandolo attraverso una finta pseudo ideologia razzista e quindi non risolvendolo come fa Vivarelli Colonna, o cogliendo questo momento per ‘mettere apposto’ togliendo queste persone alla criminalità.
Il Piano triennale di prevenzione e contrasto al caporalato è uno strumento che abbiamo, così come l’utilizzo delle quote previste di ingressi per contratti stagionali. Governare la nostra agricoltura è rispondere ai suoi bisogni. Se i percettori del reddito di cittadinanza non sono disponibili ad andare a lavorare la terra, qualcuno dovrà pur farlo ed è meglio che lo faccia con trasparenza, senza sfruttamento e ricatti.
A Vivarelli Colonna degli immigrati, regolari o irregolari, fondamentalmente non gli importa nulla, ha in testa un’agricoltura fondata sui contributi a fondo perduto, sui terreni abbandonati dalle colture, sugli allevamenti senza bestiame.
Sappia che il nostro Paese e la provincia di Grosseto ha bisogno di valore per crescere. Abbiamo produttori con grandi capacità e con una cultura del prodotto straordinaria, abbiamo un ambiente che offre le migliori condizioni per garantire salubrità a quanto coltiviamo, abbiamo mari puliti che offrono pesce ottimo. Tutto questo è una peculiarità da potenziare non da fermare.
Per questo territorio servono uomini e donne per mandarlo avanti, anche per fare qualcosa per recuperare la nostra parte di quel -15% di Pil che sta andando.
O forse Vivarelli Colonna – concludono da Italia viva – pensa di recuperarlo con le sanzioni dell’autovelox che ha rimesso in funzione?”.