GROSSETO – “In Italia vivono circa 6 milioni di famiglie con figli minorenni, ovvero 10 milioni tra bambini ed adolescenti. Ed è indubbio che tra queste famiglie vi siano i nuclei della società tra i più colpiti dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Se tutti i genitori stanno infatti sperimentando le difficoltà del coniugare contemporaneamente le esigenze del lavoro, spesso a distanza, con quelle di cura e di supervisione delle attività di bambini e ragazzi, per alcune famiglie queste difficoltà vengono moltiplicate dalla povertà economica, pregressa o prodotta dalla crisi sanitaria”.
A scriverlo, in una nota, Daniela Castiglione del Coordinamento genitori democratici della Maremma.
“Il Cgd Maremma – prosegue -, cosciente del rischio che possano allargarsi ulteriormente le diseguaglianze, oggi come ieri ha come proprio faro i principi di convivenza e solidarietà affermati con forza nella Carta costituzionale, figlia della guerra di liberazione e della lotta partigiana. La scuola italiana è da allora luogo aperto e vitale per l’apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze, la mescolanza di socialità e condivisione che, per definizione, non possono essere sostituite da qualsivoglia sistema tecnologico o informatico.
Gianni Rodari, del quale pochi giorni fa è ricorso il quarantennale dalla scomparsa nell’anno che ne celebra anche il centenario della nascita, è stata una persona straordinaria che ha lasciato un’eredità preziosa e tutta da riscoprire anche nel campo educativo e pedagogico.
E’ grazie a lui ed alla partigiana Marisa Musu se oggi esiste il Coordinamento dei genitori democratici, in questi anni insostituibile compagno di viaggio per le innumerevoli iniziative portate avanti anche in Maremma in favore delle famiglie e delle giovani generazioni.
In occasione di questo settantacinquesimo anniversario della Liberazione – conclude -, reso incredibilmente distante dalla consueta giornata conviviale e di festa a cui eravamo da abituati, vorremmo quindi ricordare anche la figura di Rodari attraverso le parole di una sua bellissima poesia che, in pochi versi, racchiude perfettamente l’importanza di quella libertà che abbiamo ricevuto in dono dalla Resistenza e che dobbiamo imparare a riconquistare, riscoprendone le origini giorno per giorno in modo particolare in questi tempi di Coronavirus”.
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare
e tu che passi non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà