FOLLONICA – «La strada provinciale che da Follonica porta al Puntone di Scarlino è una delle più belle passeggiate del territorio in quanto la pista ciclabile, che la costeggia per tutta la sua lunghezza, è messa in sicurezza da un solido guardrail ed è ombreggiata sui due lati da una folta pineta ricca di sottobosco. Purtroppo la manutenzione della strada e della pineta, a mio parere, non sono adeguatamente curate» lo scrive in una nota Antonino Vella.
«Già lo scorso anno avevo fatto presente che sotto i guardrail si erano depositati dei mucchi di aghi di pino che possono rappresentare un pericolo nel caso in cui un fumatore, disattento e maleducato, buttasse una cicca accesa dal finestrino; la mia segnalazione però è caduta nel vuoto tant’è che ancora oggi non solo i mucchi di aghi di pino sono sempre al loro posto, ma sopra c’è nata una sorta di pratino di erba che ingentilisce l’asfalto, ma sarà sicuramente luogo di accumulo di altri aghi».
«I pini che costeggiano la strada, per loro natura, specialmente quelli posti lato mare, tendono a spostare le proprie fronde verso lo spazio libero offerto dall’asse stradale; in effetti ce ne sono alcuni che protendono la chioma in modo pericoloso verso la strada per cui, talvolta, si procede all’alleggerimento preventivo» prosegue Vella.
«Sotto la spinta del vento e con le abbondanti piogge dell’inverno appena trascorso alcuni alberi si sono piegati verso Nord Nord-Est diventando un possibile pericolo per la circolazione; sul confine nord della Corte dei Tusci c’è un pino che ha cominciato a piegarsi pericolosamente sulla strada rischiando, a mio modesto parere, di collassare se non messo adeguatamente in sicurezza».
«Visto il modesto traffico veicolare di questo periodo, mi chiedo se non si ritenga opportuno effettuare lavori di manutenzione ordinaria per mettere in sicurezza la strada provinciale delle Collacchie (almeno in questo tratto tra Follonica ed il Puntone) rendendo un servizio alla comunità di ciclisti, pedoni ed automobilisti che, ci auguriamo, presto potranno riprendere a circolare nel territorio» conclude Antonino Vella.