CAPALBIO – Sono un esercito, e si sono messe in moto fin dall’inizio della pandemia. Sono le “Sartine di Capalbio”, donne, anche giovanissime, che si sono attivate sul territorio per realizzare mascherine cucite a mano per la collettività.
“Il tutto non sarebbe stato possibile senza il coordinamento della Racchetta di Capalbio – spiegano -, che consegna alle nostre porte materiale necessario per la realizzazione delle mascherine, e prende le mascherine fatte il giorno prima per distribuirle”.
Le mascherine realizzate dalle sartine sono state distribuite nel territorio del comune di Capalbio allargandosi fino ad Orbetello. “Così, anche alcune signore di Orbetello hanno cominciato ad imitarci e hanno iniziato a cucire mascherine per la loro comunità“.
“Adesso il nostro lavoro sembra giunto a termine, vista la prospettiva di un importante numero di mascherine che verranno distribuite ad ogni cittadino – spiegano le sartine -. La piccola Maddalena è stata la mascotte del gruppo. Ha realizzato un disegno che è diventato bandiera delle sartine di Capalbio, ripreso a Sorano, messo in copertina da tanti volontari della Racchetta. Maddy ha aiutato moltissimo le sartine. Non sapendo cucire, ha tagliato la stoffa, realizzato fiocchetti con nastri colorati da apporre alle mascherine per le bambine, ‘così se ce ne fosse bisogno, se le mettono più volentieri’ ha detto”.
“Il gruppo delle sartine è oggi affiatato e complice – concludono -. Al momento si ferma la produzione, ma è un gruppo unito e pronto ad aiutare per altre necessità, pronto a riattivarsi qualora ce ne fosse bisogno (sperando il contrario e che la pandemia finisca quanto prima)”.