GROSSETO – “Il Governo deve fare chiarezza sul futuro delle imprese legate al turismo balneare”. Confartigianato Imprese Grosseto “si rende disponibile, nei modi consentiti dalle norme anti-contagio, ad accompagnarle in questo complesso periodo normativo ed economico verso una ripartenza certa e improntata ad una soddisfazione dei propri clienti e delle proprie aspettative”.
“Anche se giudichiamo positivamente la decisione del Governo di consentire ai proprietari dei bagnetti di poter accedere alle strutture per iniziare i lavori di manutenzione necessari dopo mesi di chiusura, ora è fondamentale sapere in tempi celeri quali saranno le linee guida necessarie per essere a norma e per affrontare questa anomala, ma imminente, stagione estiva”.
A parlare è Attilio Ganozzi, referente di Confartigianato Imprese Grosseto del settore.
“Voglio essere positivo e voglio credere che se non si perde tempo prezioso, non tutto è perso – precisa Ganozzi -. La riapertura di fatto è il problema minore: basta aprire l’ingresso, piantare gli ombrelloni, posizionare sedia e sdraio e siamo pronti; ciò che invece dobbiamo sapere è come affrontare la parte gestionale. Il nostro settore è stato oggetto di bufale che sicuramente non giovano a chi deve mettersi a norma, per questo sarebbe opportuno fare subito chiarezza. Lo chiediamo per attivarci, per poter dare delle risposte ai clienti e ai nostri dipendenti che vivono momenti di apprensione. Inoltre non è ancora chiaro cosa succederà dopo il 3 maggio e non sappiamo come sarà la cosiddetta fase 2”.
“La nostra speranza è di poter riaprire gli stabilimenti con l’inizio dell’estate, in modo da non perdere del tutto la stagione balneare che è, almeno in parte, compromessa – va avanti -. Oltre alla certezza che avremo spese ingenti a fronte di mancati guadagni, dobbiamo capire come conciliare la sicurezza sanitaria senza privare i nostri clienti di quel senso di serenità, convivialità e spensieratezza all’aria aperta, che cercano quando vengono al mare. Il nostro lavoro, proprio per la sua conformazione, necessità di essere regolamentato con attenzione e lungimiranza; la nostra richiesta non vuol mettere ulteriore pressione alle istituzioni in un momento già difficile, ma soluzioni non ben ponderate, decreterebbero la fine di un settore che tanto ha dato, e che tanto può continuare a dare al nostro territorio”.
“Gli ultimi decreti ci consentono di avviare la manutenzione necessaria, la rimozione di materiale ligneo che si è depositato sulle spiagge e la messa in sicurezza della costa; ora – conclude Ganozzi -, proprio per il ruolo importante che abbiamo in termini di offerta turistica, chiediamo al Governo di attivarsi tempestivamente per consentirci di poter lavorare nelle migliori condizioni possibili con l’obiettivo di prevenire altre emergenze e questo a vantaggio di tutto il sistema”.