CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Dall’ultimo incontro del tavolo permanete del G20s, che si è tenuto in questi giorni in videoconferenza, i 23 sindaci delle più importanti destinazioni balneari d’Italia, che comprende anche Castiglione della Pescaia, hanno lanciato l’allarme sulla prossima stagione turistica e più in generale sui bilanci presenti e futuri dei rispettivi comuni.
Per sollecitare risposte, è stata inviata una lettera ufficiale, a firma dei primi cittadini, al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte dove chiedono con forza che ci sia un’attenzione particolare sul settore del turismo balneare, considerando che sarà il primo a partire e farà da apripista a tutto il sistema turistico.
«L’attuale emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus – spiega il primo cittadino di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani – ha immediatamente generato gravissimi impatti economici sui bilanci degli enti locali, in particolare, sulla tenuta finanziaria a causa dei maggiori costi che si stanno sostenendo e dovranno essere sostenuti nonché del crollo delle entrate conseguenti al blocco di gran parte delle attività economiche».
«In periodi normali saremmo già in “stagione turistica” a poco più di un mese “stagione balneare” – ricorda Farnetani – ma non ci sono ancora certezze sulla ripartenza, quando, e soprattutto, come. Non sono ancora chiare le modalità di gestione delle spiagge e dei servizi turistici e dal Governo non arrivano indicazioni certe».
«Le già prevedibili future criticità – prosegue il sindaco di Castiglione della Pescaia – non trovano ancora azioni fortemente incisive o certe per assicurare la continuità di molti servizi essenziali, tanto che le amministrazioni comunali rischiano così di rimanere senza risorse in un momento gravissimo per la tenuta sociale del Paese e delle singole comunità».
«L’attività economica prevalente svolta nei comuni del G20s – aggiunge Farnetani – è quella turistica esercitata in forma stagionale e pertanto gli impatti economici della crisi da una parte sono rilevantissimi già nell’immediato e dall’altra persone e imprese dovranno attendere un periodo ancora più lungo per poter beneficiare della ripresa. Le richieste avanzate al Governo vanno dall’istituzione di un fondo a sostegno dei comuni di almeno 5 miliardi, così come da proposta Anci dello scorso 11 aprile. Dare vita a un fondo straordinario di almeno 500 milioni per le amministrazioni comunali che si trovano ad avere un risultato negativo del Fondo di solidarietà comunale, azzerando il saldo negativo o in alternativa l’abbattimento del 70% di tale importo».
Nel documento inviato dai sindaci del G20s all’esecutivo c’è anche la richiesta di anticipare al 2020 le risorse previste nel bilancio dello stato per la dotazione del Fondo di solidarietà comunale, in particolare i 200 milioni di euro nel 2021, i 300 nel 2022 e 330 nel 2023, aumentando così la dotazione del fondo di 830 milioni.
L’istanza dei primi cittadini costieri contiene pure la riduzione della percentuale quota di accantonamento del Fondo crediti dubbia esigibilità prevista per i bilanci di previsione di quest’anno e la possibilità di utilizzare interamente l’avanzo di amministrazione vincolato e consentire ai comuni di attivare e mantenere servizi legati all’emergenza coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali attraverso trasferimenti di risorse dallo Stato alle amministrazioni comunali.
«Nella lettera inviata al premier Conte e ai ministri economici – dice Farnetani – abbiamo avanzato la richiesta di conferirci, in qualità di sindaci, i poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri attraverso uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi e la presenza di un rappresentante autorevole, con competenze sul settore turistico, nella task force prevista dal Governo per “progettare” la fase 2 del post emergenza sanitaria».
«Sulla sicurezza e la tutela della salute dei turisti – sottolinea il sindaco Giancarlo Farnetani – degli operatori turistici, dei lavoratori e dei cittadini delle destinazioni balneari, tenuto conto dell’imminente avvio della stagione turistica estiva e l’attuale stato di indeterminatezza delle procedure da avviare, vorremmo la predisposizione di un protocollo sanitario, che indichi in maniera univoca e certa procedure da adottare nell’intero territorio nazionale».
«Su queste richieste sarà forte la pressione di tutti noi sindaci – rivela il primo cittadino del centro utristico – e non soltanto quelli che fanno parte del G20s, ma anche degli altri 531 primi cittadini italiani che si trovano le entrate Imu decapitate dallo Stato».
«E’ ora – conclude Farnetani – che l’Associazione nazionale dei comuni italiani e il Governo tengano di conto le nostre richieste perché su questi obbiettivi siamo disposti a mettere in campo azioni eclatanti a difesa delle nostre collettività».
Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale si era espresso approvando all’unanimità un documento contenente queste richieste e già molti consigli comunali e Giunte in tutta Italia si sono unite a sostegno dell’iniziativa partita da Castiglione della Pescaia.