FOLLONICA – “Va bene essere in campagna elettorale, va bene fare promesse, ma ci sono delle proposte che sono decisamente irrealizzabili e mi stupisce che chi ha amministrato la città per nove anni, nei ruolo di vicesindaco e sindaco, come il mio avversario, non e se ne renda conto”.
Così il candidato sindaco di Follonica Massimo Di Giacinto attacca Andrea Benini sulle proposte lanciate sulla regolamentazione dell’accesso alle spiagge pubbliche.
“A Follonica esiste un ottimo piano di salvamento collettivo – ricorda Di Giacinto – le cui spese, per circa un quarto, sono coperte dal Comune e già questo va a pesare sul bilancio, considerando che ci sono quasi 30 torrette con assistenti bagnanti che operano per molte ore al giorno. Pensare di creare, in aggiunta, la figura degli steward che regolano l’accesso in spiaggia, oppure quella del bagnino pubblico che controlla il rispetto delle future e possibili prescrizioni, mi pare al limite dell’assurdo e per varie ragioni”.
“La proposta di Benini non è realizzabile intanto perché avere per molte ore al giorno per tutta la stagione balneare una persona ad ogni accesso in spiaggia – afferma il candidato – specie su un litorale ampio come quello follonichese, vorrebbe dire avere diverse decine di persone impiegate con costi che sono insostenibili per il bilancio comunale. L’altra domanda è: che poteri potrebbero avere gli steward o i bagnini pubblici? Non si tratta infatti di pubblici ufficiali, dunque come potrebbero impedire l’accesso alla spiaggia o imporre il rispetto delle norme?”.
“Già di confusione sulla ripartenza se ne registra molta- afferma il candidato- Così si rischia di confondere ulteriormente le idee. So che martedì di queste cose ne parleranno i sindaci in una riunione di Anci Toscana per avere delle linee guida di portata generale ed affrontare problematiche che, solo in provincia di Grosseto, coinvolgono nove comuni che si affacciano sul mare e il mio avversario pensa di poter risolvere la situazione con progetti destinati a morire alla fine della campagna elettorale? Io credo che sia meglio essere realisti, si attendano le misure degli organi sovraordinati e che le si mettano in pratica facendole rispettare”.
“Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, in qualche modo possiamo agire anche come Comune – conclude – ma sempre nel rispetto delle regole regionali e nazionali. Nel nostro programma, che presenteremo la prossima settimana, ci saranno delle soluzioni per permettere loro di ripartire pur dovendo convivere con molte restrizioni con cui, probabilmente, dovranno fare i conti per tutta la stagione”.