GROSSETO – Un imbecille è per sempre, come un diamante. Non c’è niente da fare. Ed è del tutto evidente che sulla scena politica italiana l’imbecillità prevale. Grottesca nelle sue manifestazioni. E trasversale agli schieramenti.
Questa storia del Mes è la cartina tornasole. Il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è stato infatti modificato all’ultima riunione dell’Ecofin (gruppo dei ministri europei delle finanze) grazie all’iniziativa del nostro ministro dell’economia, Roberto Gualtieri – che dio ce lo conservi, lo abbia in gloria e lo mantenga fresco e lucido.
In virtù di queste modifiche, l’Italia (che al Fondo ha versato 14 miliardi) può attingerne fino a 37 praticamente senza condizioni. Se non quella di destinare le risorse a spese e investimenti per la sanità nel contesto dell’emergenza Covid-19. Tipo rifare la rete ospedaliera al sud e organizzare una struttura sanitaria diffusa e stabile per il contrasto alle pandemie del futuro. Che si sa già arriveranno.
Naturalmente il ricorso o meno al Mes è diventato subito argomento di scontro “politico”, a prescindere da qualunque considerazione di merito. Scontro che hanno alimentato Lega e FdI descrivendo il Mes per ciò che era prima (peraltro lo hanno contrattato loro dal governo tra 2010 e 2011), invece per ciò che è diventato oggi.
Si dirà, è il gioco dell’opposizione. E invece no. Sostenere deliberatamente falsità per giustificare la propria posizione “politica” (?), è semplicemente malafede e disonestà. Tanto più che l’Italia è ancora una volta sull’orlo del baratro. Con la previsione quest’anno di un crollo del Prodotto interno lordo del 10%. Bossi e Salvini, con Berlusconi defilato ma complice, d’altra parte, non hanno mai dimostrato grande lungimiranza. Ma a questo giro giocano così palesemente allo sfascio che danno il voltastomaco.
La cosa più grandiosa, tuttavia, è l’incapacità di una bella fetta del “gruppo dirigente” M5S di evolversi dallo stato di bestialità che la caratterizza. Di Maio, Crimi, Buffagni, Di Stefano e altri, infatti, è probabile che facciano da sponda a Salvini e Meloni non perché perseguono il disegno di affondare il governo, e l’Italia, per recuperare un ruolo sul piano personale (sarebbe già qualcosa. Di negativo, ma qualcosa). Ma probabilmente perché credono alle cazzate che dicono. E se ne sono talmente innamorati che immaginano di rappresentare chissà quale opinione pubblica, tutelando chissà quali interessi. Peraltro, basta guardare negli occhi Di Maio e Crimi, là dove non brilla lo “shining” (luccicanza). Come non potrebbe non notare Dick Hallorann, alias Scatman Crothers. Coprotagonista coloured del celebre film di Stanley Cubrick con Jack Nicholson indemoniato protagonista.
Appena da notare che la questione non è davvero legata alla dialettica maggioranza-opposizione. Per cui sostenere che il ricorso al Mes con ogni probabilità converrebbe all’Italia – che ne ha bisogno, insieme a molto altro, come del pane – non è una questione di schieramento politico. Ma di banale e semplice buon senso. Da qui l’inconfutabile necessaria conclusione: un imbecille è per sempre, come un diamante. Non tradisce mai.