GROSSETO – Soddisfazione da Confcommercio Grosseto per la decisione del Governo di consentire gli acquisti di cancelleria, libri, indumenti per bambini anche nei negozi di vicinato già a partire da oggi, 14 aprile.
“Con il decreto – dicono dall’Ascom Confcommercio – si rafforzano le nostre convinzioni. Non era concepibile che si potesse acquistare un quaderno o un libro soltanto al supermercato. Il fatto che queste attività potranno essere al servizio delle famiglie rende giustizia alla nostra presa di posizione”.
Questa “apertura”, secondo la stessa associazione di categoria, è un passaggio importante che deve far riflettere.
“Il collasso dei negozi di vicinato non va soltanto inteso come la chiusura delle tantissime piccole e micro imprese che animavano i nostri quartieri e i nostri borghi – continuano da Confcommercio – ma come la morte del nostro sistema economico, in favore dei grandi gruppi commerciali. Non possiamo permetterlo. Già assistiamo al momento di crescita esponenziale della grande distribuzione, e da qui il passo verso il baratro di molti imprenditori è molto breve”.
Oltre a spingere con forza sulla necessità di sussidi economici adeguati e tempestivi nonché sgravi importanti su imposte e tributi affinchè, alla fine di questa emergenza, tutte le saracinesche possano tornare ad aprire, Confcommercio Grosseto lancia un nuovo e forte appello alla responsabilità nei cittadini.
“Premesso che cartolai e librerie da martedì riapriranno e che anche molti negozi chiusi di Grosseto e provincia si sono organizzati per offrire il servizio di consegna a domicilio, mai come oggi è fondamentale ribadire questo concetto che a noi sta particolarmente a cuore: non siamo costretti a comprare on line sui grandi portali internazionali o negli ipermercati – continuano da Confcommercio Grosseto -. Dobbiamo avere l’onestà di pensare che anche in questa fase drammatica, si tratta comunque di una scelta. Ogni volta che facciamo questa scelta, pensiamo anche a tutte le volte che ci lamentiamo delle chiusure degli esercizi nel centro storico o delle botteghe sotto casa, o peggio ancora della mancanza di lavoro per noi e per i nostri figli. E’ adesso il momento di riflettere su quale modello economico vorremmo ritrovarci nel prossimo futuro. Un sistema commerciale occupato solo dai ‘giganti’ delle multinazionali che impoveriscono le comunità e i cittadini, oppure i nostri negozi di prossimità, che al contrario creano ricchezza diffusa”.
Confcommercio Grosseto ha realizzato una mappatura delle cartolerie e librerie del territorio con le varie modalità di servizio che sarà disponibile sul sito dell’Associazione www.confcommerciogrosseto.it.
Per quanto riguarda la riapertura delle attività di vendita al dettaglio di abbigliamento per bambini e neonati, l’associazione di categoria si è attivata da subito per chiarire con il Ministero che anche le calzature per bambini devono essere considerate tra gli articoli che possono essere venduti.
La Confederazione infatti ritiene che l’orientamento del legislatore fosse quello di soddisfare l’esigenza di rinnovare il vestiario dei più piccoli, perchè i capi invernali non sono più adatti e perchè i bimbi crescono in fretta, piedini compresi.
In attesa di avere risposte dal Ministero, Confcommercio Grosseto prosegue: “Riteniamo che la concessione del Governo ad aprire alcuni articoli non corrisponde solo ad un’esigenza oggettiva, come quella dei bambini appunto, ma si tratta di una prima sperimentazione per quella che sarà la cosiddetta fase 2”.
L’associazione invita le attività che apriranno al pubblico ad attenersi scrupolosamente alle norme indicate nell’allegato 5 dello stesso decreto, ovvero il mantenimento del distanziamento interpersonale, pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura, adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria, ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani (in particolare, questi ultimi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento), utilizzo di mascherine, uso dei guanti “usa e getta”.
Inoltre, massima attenzione nel disporre gli accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità: attraverso ampliamenti delle fasce orarie; per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita, ed anche predisporre dei cartelli, o comunque una informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
Sempre su quella che sarà la Fase 2, da Confcommercio Grosseto conclude con un commento amaro: “Ci rendiamo conto che non è possibile sapere se, prima dell’estate, potranno riaprire tutte le attività e che questo dipenderà dalla capacità di contenimento dell’epidemia. Ma possiamo stare certi che, se non ci saranno sostegni economico-finanziari adeguati, molte imprese non si porranno neanche il problema, perché moriranno prima. Il decreto Liquidità non possiamo considerarlo una soluzione, intanto perché ad oggi non abbiamo nessun elemento per considerarlo già operativo a livello di misure, e poi perché costringe le aziende a indebitarsi con tempi di rientro assolutamente non idonei”.