GROSSETO – Il capitalismo tampona in curva. La curva, a gomito, è quella improvvisa cui il Coronavirus ha costretto la nostra esistenza.
Da giorni leggiamo lamentazioni inguastite di medici, infermieri, comuni cittadini, politici in malafede e un caravanserraglio di umanità varia ed eventuale. Gran parte di esse (lamentazioni), peraltro, legittime. Perché relative alla penuria, inconcepibile, di tamponi per verificare in corpore l’avvenuto contagio o meno ad opera del Covid-19.
Non fosse che non sono tanto i tamponi a mancare – essendo un bastoncino di legno o plastica con sull’estremità arrotolato un batuffolo di cotone – quanto i reagenti che evidenziano o meno la presenza del virus (soprattutto i cosiddetti «inattivatori»). Questo tipo di reagente è prodotto da due sole aziende multinazionali nel mondo – Rocher e Arrow – che in questo momento non riescono a produrne abbastanza per tutte le richieste dai vari Paesi della terra. Esattamente come sta succedendo per mascherine, altri tipi di dispositivo di protezione individuale (Dpi) e ventilatori polmonari.
La Regione Toscana, prima in Italia, è riuscita ieri a produrre 6 litri 6 del suddetto reagente (buono per 6.000 tamponi), grazie a un “hackeraggio” della formula chimica effettuato dall’università di Firenze con il proprio centro di spettrometria di massa. Non è dato sapere se pagando le royalties, visto che il prodotto è coperto da brevetto. Ora sarà possibile smaltire gli oltre 2.000 tamponi in stand by nei laboratori di microbiologia della Asl Toscana sud est, compresi gli oltre 300 della provincia di Grosseto.
Ecco, tutto questo conferma che la nostra salute (e sicurezza) dipende sostanzialmente da due cose: dall’avere i soldi per comprarcela e dalla possibilità di approvvigionamento di quantità adeguate, nell’occasione di reagenti chimici. Per cui da diverse settimane a questa parte stiamo sperimentando, una tantum, le condizioni normali di deprivazione del terzo mondo.
Chi evade le tasse sistematicamente, chi s’indigna per la patrimoniale, e poi invoca la sanità pubblica e s’incazza perché i tamponi non ci sono, quindi, è pregato gentilmente di collegare la bocca col cervello prima di sbraitare. Oppure di battersi politicamente per limitare la logica del profitto almeno in certe occasioni. Tipo le pandemie che provocano centinaia di migliaia di morti. Altrimenti si abituino a essere tamponati in curva dal capitalismo. Senza troppe manfrine.
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