GROSSETO -“Con il decreto scuola approvato nei giorni scorsi, la ministra Lucia Azzolina ha consegnato la scuola nel caos; si disegna infatti per settembre uno scenario segnato dalla precarietà sia dei docenti, ma anche degli alunni e della didattica”. A scriverlo, in una nota, la Flc Cgil di Grosseto.
“La ministra – spiega la Flc Cgil – ha bloccato le graduatorie d’Istituto e ha rimandato i percorsi di reclutamento, con il risultato che all’avvio del prossimo anno scolastico mancheranno i docenti di ruolo e di conseguenza aumenteranno esponenzialmente i precari, tutto questo porta ad una didattica incostante, a tempi molto incerti delle lezioni e a problemi organizzativi delle scuole”.
“Per questo la Flc Cgil di Grosseto ha deciso di organizzare una mobilitazione organica che prevede una serie di azioni, coordinate con le altre sedi toscane e con il nazionale per far pressione sulla ministra Azzolina – proseguono dal sindacato -. Stabilità, continuità e accessibilità sono i tre concetti fondamentali su cui si basano le rivendicazioni sindacali. E’ assolutamente necessario un processo di reclutamento di insegnanti di ruolo, che stabilizzi i precari che già lavorano nella scuola, così come è un dovere del Ministero organizzare la scuola con una visione d’insieme che garantisca la continuità didattica agli alunni e una qualità della loro formazione. Infine c’è il tema dell’accessibilità, quella alle graduatorie d’Istituto degli aspiranti insegnanti e dei precari e quella alla didattica a distanza per tutti i docenti e gli alunni”.
“La Flc di Grosseto inizia lunedì 20 aprile con la mobilitazione #iorestoacasaemanifesto, una giornata di blocco della didattica a distanza in cui tutti gli insegnanti sono invitati a sospendere per quel giorno le lezioni e a partecipare ad una video-assemblea sindacale provinciale, durante la quale interverranno anche Manuela Pascarella, responsabile del precariato e reclutamento docenti della Flc Cgil, e Pasquale Cuomo, segretario regionale”.
“Siamo in una fase fondamentale per il futuro della scuola italiana e la ministra Azzolina ha deciso di portare avanti delle decisioni senza consultare in alcun modo i sindacati, calpestando i diritti dei lavoratori nonché venendo meno agli accordi già presi – spiega Cristoforo Russo, segretario della Flc Cgil di Grosseto –. Per noi la stabilizzazione è una battaglia ineluttabile, solo nella nostra provincia c’è un esercito di circa 1000 precari che garantisce il funzionamento di molte scuole senza però ricevere le adeguate garanzie contrattuali. Purtroppo in questo momento assistiamo sempre più spesso a questo tipo di squilibrio, lo Stato ci chiede sempre di più rispetto a quanto è in grado di darci; così come nel caso della didattica a distanza: i docenti si sono dovuti organizzare per avere la tecnologia necessaria per tenere le lezioni in teledidattica, ma il Ministero dice loro che non è in grado di aprire le graduatorie d’Istituto per problemi tecnici, così come procrastina i concorsi per la stabilizzazione a tempi abissali”.
“Noi della Flc Cgil – continua Russo – chiediamo quindi la stabilizzazione dei precari con almeno 3 annualità di servizio attraverso un percorso che preveda un concorso per soli titoli ed un anno di formazione, questo deve riguardare i 24mila posti già previsti nell’ultima finanziaria. Inoltre, visto che questo non è un numero sufficiente per rispondere alle esigenze della scuola, chiediamo che venga attivato un percorso abilitante senza selezione di ingresso che crei i futuri insegnanti di ruolo. Rivendichiamo inoltre, l’assoluta necessità di aprire le graduatorie d’Istituto di II° e III° fascia, che di norma vengono aggiornate ogni 3 anni e sono la base sulla quale vengono assegnate le supplenze”.
“Non è ammissibile che il Ministero blocchi questo aggiornamento perché non è in grado di trovare una soluzione tecnologica in questa fase di emergenza Corona virus, perché c’è in ballo il futuro lavorativo di migliaia di giovani laureati e precari, oltre che la qualità della didattica fornita ai nostri ragazzi. Bloccando questo aggiornamento da una parte viene negato l’accesso a chi vuole entrare nel mondo della scuola, dall’altra vengono resi vani tutti gli sforzi fatti dai precari per aumentare il proprio punteggio; non solo, la didattica viene consegnata ad un sistema senza regole – prosegue il segretario -. Infatti già nel 2019 queste graduatorie non sono state sufficienti per coprire tutte le supplenze disponibili e quindi le scuole sono state costrette a ricorrere alle Mad (Messa a disposizione), ovvero i curricula che gli aspiranti docenti inviano alle scuole, un sistema totalmente non normato e che aggrava di lavoro aggiuntivo le segreterie”.
“Infine – conclude Russo – c’è la delicata questione della didattica a distanza: se gli scenari più cupi saranno confermati, sarà lo strumento d’insegnamento anche per il prossimo anno, per questo chiediamo che venga ridefinito il ruolo degli organi collegiali e garantita la libertà d’insegnamento”.
L’assemblea sindacale del 20 aprile potrà essere seguita al seguente link di Meet: meet.google.com/gfx-mper-ors.