GROSSETO – Avrà pensato che fosse il posto giusto per fare attività fisica in santa pace, senza essere visto e soprattutto multato. Si sarà detto “quale miglior posto, aria pulita e poca o nulla gente”.
E così un uomo, qualche giorno fa, ha deciso di mettersi l’abbigliamento sportivo e andare a correre… al cimitero di Sterpeto a Grosseto. Ma non sul piazzale fuori, no, ma all’interno, tra tombe e lapidi.
È l’assessore alla Polizia municipale, Fausto Turbanti, a raccontare una delle storie più assurde di questa emergenza Coronavirus. «Mi ha chiamato il custode del cimitero per avvertirmi – ha detto –; mi ha detto che c’era uno che faceva footing tra le tombe. Ho mandato subito una pattuglia e il custode ha iniziato a seguire l’uomo che però deve essersi accorto di essere stato scoperto, si è avviato verso l’uscita, è salito in auto ed è fuggito prima dell’arrivo della pattuglia della Polizia municipale».
Turbanti si dice basito «Ci sono tanti che raccontano scuse strane o inverosimili – precisa – per giustificare di essere fuori, comportamenti anomali. Ma credo che questo sia il massimo. E dimostra, tra l’altro, anche scarso rispetto per i defunti e per i loro parenti».