GROSSETO – “Enrico Rossi e la sua Giunta fanno campagna elettorale strumentalizzando l’emergenza sanitaria in corso”.
A parlare Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, in merito alla distribuzione da parte della Regione ai Comuni toscani di 10 milioni di mascherine acquistate dalla Cina per fronteggiare la diffusione del Coronavirus.
“Come dice il proverbio, ‘Quando il gatto manca, il topo balla’ e questo è quello che ci sembra stiano facendo l’esecutivo e la maggioranza in Regione – sottolinea il coordinatore provinciale di Forza Italia -. Ricordiamo però che il ‘gatto’ è sempre vigile e, se finora non ha espresso critiche, è solo perché questo non deve essere il momento della dialettica politica, ma della coesione e dei fatti costruttivi. Tale atteggiamento però non deve assolutamente essere mal interpretato dal governatore Rossi e dalla sua Giunta, che sembrano perseverare con i soliti proclami autoreferenziali. Siamo pertanto costretti ad intervenire in modo propositivo e con alcune osservazioni che vogliono essere un impegno di civiltà nei confronti dei cittadini”.
“Al governatore ed alla sua Giunta a trazione Pd rivolgiamo alcuni suggerimenti – continua Marrini -. Per fare una vera opera di prevenzione e non una mera campagna elettorale, le mascherine usa e getta che vengono distribuite ai cittadini dovrebbero essere oltre 100 milioni per un mese, se si considera la popolazione residente in Toscana nel 2019. Numeri più bassi, seppur altisonanti, sono solo espressione della solita demagogia. Invitiamo pertanto lo stesso Rossi a sollecitare l’Università, che vive grazie ai soldi dei contribuenti, affinché faccia effettuare i test alle singole aziende produttrici di dispositivi di protezione in modo tale che possano autocertificare l’effettiva funzionalità delle mascherine prodotte, senza essere invece di intralcio alle stesse imprese o senza dover essere costrette a percorsi di avvicinamento improponibili”.
“Per quanto riguarda l’effettuazione dei tamponi e dei test sierologici, non entriamo nello specifico e non vogliamo indicare quale dei due metodi sia quello più valido ed efficace: in merito a questa questione, la Regione ha l’obbligo e il dovere di sentire i medici che operano in prima linea e non quelli nascosti dietro le poltrone – spiega il coordinatore di Forza Italia -. Ci limitiamo a dire che è fondamentale implementare il più possibile ed in modo quanto mai rapido la diagnostica per una celere identificazione dei casi positivi con l’obiettivo di un migliore e rapido isolamento dei pazienti contagiati. Non avremo niente da obiettare se il lavoro verrà svolto con la collaborazione di strutture private, vogliamo però che questo intervento avvenga velocemente e con estrema trasparenza sulle modalità di scelta degli istituti. Inoltre, affinché i test abbiano un valore e non siano la solita autocelebrazione elettorale, le risposte sull’eventuale positività devono essere date in poche ore e non dopo diversi giorni, come sta accadendo attualmente”.
“Considerato l’atteggiamento della Regione, desideriamo però sottolineare che, se il sistema pubblico non è in grado di far fronte alle richieste in questa delicata emergenza, la responsabilità è di chi ha governato la sanità regionale per 20 anni e di chi gli vorrebbe succedere. Infatti, Rossi e la sua Giunta non si sono mai limitati nel palesare e poi attuare i tagli scellerati di medici, infermieri, oss, smantellando la tecnologia medica e mettendo in ginocchio la sanità pubblica. A esempio, si preferisce spendere milioni di euro per la telemedicina, i cui ambiti di applicazione pratica sono molto ristretti, invece di assumere personale medico ed infermieristico – sottolinea Marrini -. L’idea della Regione, invece, è quella di continuare a tagliare risorse umane, sostituendole con quelle tecnologiche attraverso una spesa eccessiva. Nemmeno una pandemia di livello mondiale è stata in grado di far comprendere agli amministratori che hanno sbagliato e che continueranno ad errare, proseguendo con scelte scellerate”.
“Inoltre, il presidio ospedaliero di Grosseto non può continuare ad essere snobbato – continua il coordinatore provinciale di Forza Italia -. Rimaniamo infatti stupefatti che ancora non sia stato preso un provvedimento per il primario fantasma della Medicina interna del Misericordia, problema grave e ormai annoso, sul quale più volte siamo intervenuti, ma che ancor più urgente risulta essere in questo periodo. L’Unità operativa è lasciata sola a se stessa, senza una guida, e questo non può che portare, se non si interviene subito, ad un inevitabile collasso della stessa, con conseguenze prevedibili. Siamo soddisfatti che nei giorni scorsi ci sia stato nella nuova ala dell’ospedale grossetano un incontro con il sindaco e presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sempre in prima linea per tutelare la sanità maremmana, con Leonardo Marras e con alcuni dei primari maggiormente interessati all’attuale gestione dell’emergenza Coronavirus, per fare il punto della situazione”.
“Ci lascia l’amaro in bocca, però, il fatto che il direttore generale della Asl Toscana Sud Est non abbia sentito l’esigenza di rincuorare i cittadini, elogiando pubblicamente il lavoro svolto in modo encomiabile dalla direzione di presidio e da tutto il personale operativo del Misericordia, come invece suole fare frequentemente riguardo al nosocomio di Arezzo – va avanti Marrini -. In un momento come questo, la presenza, ancor meglio fisica, della direzione generale, o quantomeno della direzione sanitaria, all’interno delle zone calde in cui si combatte la pandemia, sarebbe fondamentale per infondere entusiasmo e vigore al personale che lavora con indiscussa passione e dedizione e che ogni giorno, quando stacca e torna alla propria vita, porta con se il vissuto drammatico percepito nella professione quotidiana e la paura di contagiare i propri familiari”.
“Anche se esula dal contesto, vogliamo inviare un ultimo messaggio ai cittadini: i numeri dei contagi mostrano un trend in calo e tale situazione ci deve spingere ad essere ancor più rigidi nelle manovre di contenimento del virus – termina Marrini -. Tanto più resteremo in casa, isolati dagli altri, con autodisciplina e senso di responsabilità, tanto prima ci lasceremo alle spalle questo brutto momento della nostra storia. Quello che assolutamente non dobbiamo fare adesso è allentare la presa per evitare che il virus possa riprendere ad aumentare fra la popolazione”.