GROSSETO – La quarantena da Coronavirus ha chiuso i musei e la sede, come previsto dalle norme anti-contagio, ma non ha fermato (del tutto) l’attività di Fondazione Grosseto Cultura.
In attesa di poter riprendere le lezioni in aula all’Istituto musicale comunale “Palmiero Giannetti” e di riaprire le porte al Museo di storia naturale della Maremma e al Polo culturale Le Clarisse, con il nuovo Museo collezione Gianfranco Luzzetti, la struttura è impegnata in una serie di iniziative concentrate necessariamente online, sul web e sui social.
A partire dalle videolezioni “a distanza” offerte da alcuni docenti dell’Istituto “Giannetti”: Marta Guidoni, Laura Fabbiani, Giuliano Adorno e Mirko Galeazzi (pianoforte), Davide Vallini (sax) e Laura Bianchi (violoncello) continuano, seppur in condizioni d’emergenza, a seguire i giovanissimi talenti della scuola.
E pure il direttore Antonio Di Cristofano ha trovato nel web un nuovo palcoscenico, regalando al pubblico un mini-recital al pianoforte da casa sua, ogni venerdì alle 17 in diretta dalla sua pagina Facebook. P
orte aperte (seppur virtualmente) anche ai musei gestiti da Fondazione Grosseto Cultura: il Polo culturale Le Clarisse offre – sempre sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram dell’istituto – una serie di brevi video (“2MinutesArt”) nei quali il direttore Mauro Papa presenta, uno ad uno, alcuni dei capolavori esposti nel Museo collezione Gianfranco Luzzetti.
Un’altra iniziativa, che rientra in questo caso nel programma di eventi della rassegna “La città visibile 2020” in programma a settembre, è il concorso fotografico “I giorni del silenzio”, legato proprio ai giorni della quarantena: chiunque può scattare una foto di ciò che vede dalla propria finestra, dal balcone oppure dall’auto, se continua a lavorare, e inviarla all’indirizzo mail igiornidelsilenzio@gmail.com insieme con la richiesta di partecipazione che si può scaricare sul sito web di www.fondazionegrossetocultura.it.
Tutte le foto saranno pubblicate sui social (Facebook e Instagram) di Fondazione Grosseto Cultura e le migliori saranno selezionate per far parte di una mostra durante “La città visibile 2020”, quando – c’è da augurarsi – il lockdown sarà finito.
È sempre valido anche il bando “Fuori di sé: auto-rappresentazioni nell’epoca dei selfie” con scadenza 17 maggio (pubblicato su www.fondazionegrossetocultura.it e www.clarissegrosseto.it) che seleziona opere – fotografia, pittura, scultura, disegno e illustrazione, arte digitale e computer grafica, installazione e ambiente – da esporre a Clarisse Arte, al Museo archeologico e d’arte della Maremma, alla Galleria City Lab e in altri luoghi del centro storico dal 19 al 27 settembre.
Anche il Museo di storia naturale diretto da Andrea Sforzi è in attività, in attesa di recuperare gli eventi già programmati: in occasione del decennale nell’attuale sede di strada Corsini, appena festeggiato, la struttura aveva lanciato una versione completamente rinnovata del sito internet www.museonaturalemaremma.it e la chiusura forzata del museo è l’occasione per promuoverne i contenuti a cadenza quotidiana tramite la pagina Facebook.
Oltre a un video che offre la possibilità di visitare virtualmente il museo, realizzato grazie al bando “Laboratori culturali” della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze, è online (in quattro puntate) un viaggio nel tempo con il documentario “Miniera” di Lucilla Salimei che racconta la storia dell’Oreopiteco simbolo del museo.
E poi – tra le altre – un’iniziativa di Citizen science cui tutti possono partecipare da casa, Polli:Promise: seminare o coltivare piante gradite agli insetti impollinatori, in vaso o in giardino, ed entrare così a far parte della comunità degli amici degli impollinatori.
Inoltre è in arrivo sabato 18 aprile un “virtual Bioblitz” cui partecipare online da casa, dalle 10 alle 22, inviando le proprie foto scattate ad animali e piante.
«Tutti noi – dice Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura – non vediamo l’ora di riprendere l’attività e riaprire le nostre strutture, ma adesso è il momento di seguire scrupolosamente le prescrizioni anti-Covid. Tutta Fondazione Grosseto Cultura, però, continua a impegnarsi al massimo delle attuali possibilità per tenere viva un’offerta culturale destinata a tutti, come impone la nostra missione e la nostra volontà. E sarà ancora più bello ritrovarci tutti insieme, quando tutto questo sarà finito».