MASSA MARITTIMA – “Quello che vado a scrivere non è una polemica politica/partitica, ma una riflessione che ho già esposto in fase di conferenza dei capogruppo e che vorrei condividere con i cittadini”. A parlare è Fiorenzo Borelli, consigliere di minoranza del Comune di Massa Marittima.
“Stiamo vivendo un’emergenza che non ha uguali dopo i periodi di guerra, e proprio perché di emergenza si tratta, credo dobbiamo tutti condividere il concetto di solidarietà verso le situazioni più critiche – prosegue -. Massa Marittima, ad oggi isola felice non avendo contagiati verificati, ha una popolazione composta in larga parte di pensionati, una parte di dipendenti pubblici e privati, una parte di operatori con partita iva ed una parte di disoccupati o occupati saltuariamente senza ammortizzatori sociali a tutela. Per chi lavora, per i pensionati e sostanzialmente per coloro che sono in cassa integrazione, la situazione che stiamo vivendo è sostenibile pur nelle limitazioni imposte dalla legge. Purtroppo coloro che traggono il proprio utile dal turismo, terminata la fase di letargo invernale, si trovano oggi a sostenere spese senza alcun introito precipitando in una crisi economica che non avrà soluzioni probabilmente nel 2020”.
“Il governo ha preso una serie di misure a sostegno che altro non sono che un prestito a basso interesse – va avanti Borelli -; trattasi di un intervento importante probabilmente utile soprattutto per le grandi aziende ma mal utilizzabile dai piccoli che non hanno certo bisogno di ulteriore indebitamento”.
“In questo clima l’Amministrazione locale non può, a mio avviso, limitarsi a gestire le direttive nazionali ma deve farsi sentire in qualche modo – spiega il consigliere -. Non è sufficiente rinviare alcuni pagamenti di tributi, non è sufficiente fornire delle mascherine, non è sufficiente dilazionare/rinviare tasse di soggiorno, suolo pubblico, eccetera. Ritengo che debba essere istituita una commissione che analizzi le situazioni una per una e individuare quali cifre o supporto possano in qualche modo aiutare ad andare oltre l’ostacolo”.
“E’ vero che l’Amministrazione ha un bilancio che non lascia spazio – va avanti Borelli – ma ci sono altresì costi che possono essere tagliati e/o rinviati; se il Governo, come pare, stopperà i pagamenti di mutui, ci sarà liquidità disponibile. Certi costi programmati e vincolati da contratto come la rata ‘Area Molendi’ devono essere bloccati; bisogna prendersi queste responsabilità per salvare i cittadini più in difficoltà; se queste azioni dovessero causare ritorsioni, voglio vedere chi sarà il giudice che condannerà un sindaco per aver trattenuto denaro da devolvere a cittadini in crisi”.
“Non devo essere io ad indicare gli strumenti normativi e legali per addivenire al risultato, ma possiamo certamente creare un gruppo di lavoro che analizzi a fondo e rapidamente la situazione – prosegue Borelli -; se dal punto di vista sanitario stiamo vedendo un po’ di luce in fondo al tunnel, dal punto di vista socio economico siamo solo all’inizio della battaglia. Siamo una piccola comunità e dobbiamo sposare il concetto di solidarietà verso tutti coloro che rischiano di non farcela che ritengo non siano per fortuna tantissimi”.
“Chi come me fa il consigliere comunale deve devolvere i propri gettoni di presenza così come gli amministratori dovrebbero devolvere parte dei propri emolumenti – continua -; sono cifre irrisorie ma almeno il segnale va lanciato, quel segnale che i signori parlamentari non si sognano di lanciare nascondendosi come sempre dietro la frase ‘sono piccole cifre’ che non risolvono. Le raccolte tanto pubblicizzate sulle televisioni cui partecipa anche gente con poche risorse, potranno portare 15-20 milioni di euro esattamente quanto potremmo raccogliere tagliando 5mila euro/mese dai parlamentari per 3-4 mesi”.
“Molti parlano di come sarà il dopo, se ne usciremo migliori o se ci ridimensioneremo; sono tutte chiacchere, c’è bisogno ora, subito, forziamo la mano, superiamo anche certi vincoli, ma diamo una mano a chi non ce la fa – conclude Borelli -. Ovviamente non affronto le problematiche sanitarie, difficoltà, mancanza di attrezzature etc perché ci sono già coloro che più di me sanno e stanno portando avanti questa battaglia”.