GROSSETO – “Partite Iva e piccole imprese sono state abbandonate dal Governo in questa emergenza economica dovuta alla diffusione del Coronavirus”. A parlare Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia.
“Ci mettiamo nei panni di chi, da ormai quasi un mese, è stato obbligato a chiudere la propria attività per attenersi alle disposizioni del Governo – sottolinea il coordinatore provinciale di Forza Italia -. Questi piccoli imprenditori devono continuare comunque a pagare le bollette e gli affitti dei fondi in cui lavorano, pur non avendo garantiti gli incassi precedenti all’insorgere dell’emergenza. Con il bonus di 600 euro lo Stato dà un contentino a queste categorie e, in modo subdolo, lancia comunque il messaggio di essere vicino ad ogni comparto. Lo Stato, attraverso il decreto ‘Cura Italia’, dimostra che esistono lavoratori di serie A e di serie B”.
“Anche la Regione non si dimostra da meno rispetto al Governo centrale – continua Marrini – e rifiuta il sostegno dell’opposizione di centrodestra per gettare le basi per un ‘Patto per la Toscana’ in cui delineare le misure per il sostegno economico. Tutto il contrario di quanto fatto dall’amministrazione di centrodestra del Comune di Grosseto, guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha varato il ‘Nucleo Fenice’, coinvolgendo tutte le associazioni di categoria della provincia”.
“Come Forza Italia – conclude Marrini -, chiediamo alcuni provvedimenti essenziali per sostenere liberi professionisti, partite Iva e piccole imprese: aumentare almeno a mille euro il bonus del Governo, prolungare i tempi della cassa integrazione e raddoppiare i fondi di garanzia per le piccole e medie imprese, congelare le scadenze fiscali e amministrative di chi non fattura perché costretto a bloccare la propria attività, reintrodurre i voucher in agricoltura. Ecco, dato che questo virus non guarda in faccia a nessuno e colpisce dal punto di vista economico ogni categoria di lavoratori, basterebbe davvero un piccolo sforzo dal Governo per dare un grande segno di civiltà nei confronti di chi contribuisce a sostenere anche dal punto finanziario il nostro Paese”.