GROSSETO – “L’emergenza sanitaria Covid-19 ci sta privando di molte cose a noi care, per questo, in occasione della Pasqua, l’invito è di non allontanarci anche dalle nostre tradizioni: torniamo a mangiare locale, scegliamo prodotti della nostra terra, aiutiamo gli agricoltori che sono chiamati a uno sforzo maggiore per garantire i generi alimentari di cui abbiamo bisogno”.
E’ l’accorato appello di Cia Grosseto che esorta tutti ad acquistare prodotti italiani. Un invito per aiutare l’agricoltura che in questi giorni è chiamata a garantire le nostre primarie necessità e che continua a garantirci la sicurezza alimentare.
“Il nostro non è solo uno slogan – precisano i vertici di Cia Grosseto – molte delle filiere erano in crisi prima dell’epidemia e oggi le difficoltà sono addirittura aumentate. A pesare sul comparto agricolo non solo l’emergenza sanitaria ma anche le bizzarrie climatiche, il repentino calo delle temperature che ha distrutto gran parte della nostra ortofrutta, per non parlare delle annose questioni legate alle difficoltà strutturali e infrastrutturali. Questioni che come un macigno si sono abbattute su un settore già in grave difficoltà”.
“Oggi possiamo dire che tutte le filiere sono pesantemente in affanno – proseguono – e tra queste quella dell’agnello e del formaggio saranno quelle che subiranno il maggiore tracollo. Se durante questa anomala Pasqua non verranno rispettate le nostre tradizioni culinarie il rischio è che gli agnelli rimangano invenduti e che il formaggio locale, per primo il prelibato Pecorino Dop, rimanga sugli scaffali e che, di conseguenza, il latte ovino non venga più ritirato dai caseifici”.
“Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per scongiurare il peggio – sottolineano i rappresentanti della Confederazione grossetana – dei cittadini ma anche della GdO. Laddove non è ancora stato fatto, chiediamo ai supermercati un gesto di forte responsabilità che si traduca nella promozione di generi alimentari locali e Made in Italy. A tutti viene chiesto uno sforzo e noi invitiamo la grande distribuzione a non perdere questa occasione”.
“Non è nostro compito impartire lezioni su come favorire il consumo di prodotti italiani ma sottolineare la loro genuinità, salubrità e tracciabilità può essere un buon punto di partenza. Alla distribuzione organizzata inoltre rivolgiamo un forte appello affinché si impegni ad acquistare e a promuovere i nostri formaggi e i nostri agnelli – vanno avanti -. La psicosi Covid-19 ha messo in ginocchio i consumi, il turismo, la ristorazione, attività e botteghe, ora spetta a noi tutti il compito di sostenere la nostra filiera agroalimentare, da sempre un punto di forza dell’economia, e i pranzi di Pasqua e di lunedì dell’Angelo potrebbero essere un buon inizio. Il virus ci ha fatto riscoprire, il ruolo essenziale degli agricoltori, persone che, sfidando i rischi del momento, continuano a lavorare per garantire cibo sano alle famiglie italiane”.
“Ora è arrivato il momento di sostenerli – concludono da Cia -; è arrivato il momento di acquistare prodotti locali che nascono e crescono in Italia. Un invito per tutelare la nostra salute e uscire tutti insieme vittoriosi da questa battaglia”.