GROSSETO – A causa dell’emergenza coronavirus i balneatori italiani stanno vivendo, come altre categorie, una situazione di grande incertezza.
“Ma un segnale importante – dice Adalberto Sabbatini, portavoce di Cna Balneatori Grosseto – è arrivato dal Comune di Bari e speriamo che l’esempio possa essere seguito anche da altre amministrazioni”. Il sindaco Antonio Decaro, presidente nazionali di Anci, ha deliberato la proroga delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2033, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 145 del 2019.
“Un provvedimento responsabile e concreto in un momento di grande difficoltà per il nostro paese e per la nostra categoria – continua Sabbatini – motivato con la necessità di sostenere l’imprenditoria. Atti come questo daranno alle nostre imprese la possibilità di investire per attirare clientela: il settore balneare può contribuire in modo importate a rilanciare il turismo, non appena questa emergenza sanitaria sarà rientrata e le condizioni lo consentiranno”.
I dati elaborati da Cna nazionale parlano chiaro: “In una situazione di normalità il settore dei balneatori attira circa 28 milioni di presenze, di cui 11 milioni rappresentati dai turisti stranieri – continua Sabbatini – che determinano per il settore un introito di 46 miliardi di euro. Se l’emergenza sanitaria continuasse, si stima una perdita di 18 miliardi di euro di cui 8 miliardi derivati dal mancato introito da parte dei turisti stranieri e 10,4 miliardi di euro attribuibili ai turisti italiani. Il turismo balneare, infatti, ha effetti positivi sull’economia, a partire dalle strutture ricettive passando per il settore dei trasporti, la ristorazione, il commercio, il settore degli eventi culturali e dell’intrattenimento e arrivando allo sport”.
“Sei i balneatori non saranno messi in condizione di lavorare e quindi di investire i danni all’economia potrebbero essere maggiori – conclude Sabbatini – .Per questo, come Cna Balneatori chiediamo ai Comuni del territorio di provvedere alla proroga delle concessioni demaniali, come consentito dalla normativa nazionale. Tanti comuni della nostra provincia avevano avviato le pratiche senza portarle a termine: adesso speriamo che la strada intrapresa dal Comune di Bari faccia da apripista per tutte le amministrazioni che avevano ancora dubbi e timori in merito”.