GROSSETO – Nella ricorrenza odierna della XIII Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita dall’Onu nel 2007, attraverso una videoconferenza il prefetto di Grosseto, Fabio Marsilio, ha riunito diversi interlocutori del mondo istituzionale e associativo per una riflessione congiunta sull’autismo.
Hanno partecipato, in rappresentanza della compagine istituzionale, i dottori Caterino e Camuffo (Usl Sud Est Toscana), Marta Venturi
(Fondazione Opera Santa Rita di Prato), Antonio Narzisi (IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa), la Dott.ssa Cinzia Raffin (Fondazione Bambini e autismo di Pordenone), Enrico Baccetti (Ufficio provinciale scolastico di Grosseto), Enrica Sansoni (IIS Leopoldo II di Lorena di Grosseto) e Moretti Mencarelli (Croce Rossa Italiana).
In rappresentanza della realtà associativa sono intervenuti Simona Vasile, presidente dell’Associazione Iron Mamme di Grosseto, e altri genitori aderenti all’associazione, nonché Massimiliano Frascino, presidente della Fondazione il Sole di Grosseto.
Quest’anno la Giornata si inserisce in una fase particolarmente complicata della vita collettiva, carica di preoccupazioni e incertezze per l’emergenza sanitaria in atto.
In questa fase, in cui sono state sospese le attività didattiche e si è tenuti a limitare al massimo spostamenti e rapporti sociali, la Prefettura ha inteso offrire ai giovani e agli adulti con autismo, nonché alle loro famiglie, un’occasione di confronto sulle questioni di maggior interesse.
In apertura il prefetto ha in particolare evidenziato la necessità di una presa di coscienza diffusa di che cosa sia l’autismo, in quali molteplici forme si manifesti, come si arrivi alle diagnosi e quali possano essere i percorsi per acquisire corrette modalità relazionali.
“In una giornata così speciale, in un momento così difficile – ha aggiunto il prefetto – va riaffermata la ricchezza della diversità che, secondo Costituzione, va tutelata e valorizzata in ogni sua espressione, contrastando e rimuovendo con tenace determinazione ogni forma di discriminazione e disuguaglianza. E’ essenziale che le persone con autismo vivano la comunità in tutti i suoi aspetti, con le loro peculiarità,
potenzialità e carica umana”.
Nel corso della videoconferenza, vi è stato un confronto sulle difficoltà concrete con le quali le persone con autismo nelle diverse età si devono misurare. Da più parti è stata evidenziata l’esigenza di efficaci percorsi di crescita e di socialità, di formazione e di inserimento occupazionale per il pieno sviluppo della personalità di ciascuno e per andare incontro anche al quotidiano impegno richiesto ai
familiari.
Dagli interventi sono anche emerse i positivi progetti avviati in questi ultimi anni sul territorio maremmano, grazie alla stretta cooperazione tra Asl, Istituzione scolastica e realtà associative, per iniziative di supporto alla piena inclusione.
Di particolare interesse si è rivelato il confronto su quanto realizzato a Pordenone attraverso l’esperienza ventennale della “Fondazione Bambini e autismo” nonché in altre province toscane.
A conclusione dell’incontro, il prefetto ha assunto l’impegno di favorire in ogni modo iniziative istituzionali in ambito locale dirette ad accrescere la conoscenza dell’autismo e a promuovere condizioni di pari opportunità.
L’iniziativa odierna e quelle che seguiranno vogliono essere anche una risposta per quanti si trovano ad affrontare il momento presente in condizioni di maggior disagio e apprensione.