GROSSETO – «Le parole del sindaco di Grosseto, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, ci inorridiscono. Davvero, inorridiscono» inizia così la nota di Caterina Bini del Partito democratico.
«Pubblicamente, su Facebook, come un bulletto incosciente, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, prima ci accusa di “favorire il ritorno del nazismo della Germania”. E poi propone – sentite – come “soluzione” la scomparsa del “Pd fino all’ultima cellula”. Capito? Prima accusa altri di far tornare il nazismo. Poi lui propone una “soluzione finale” volta a far scomparire centinaia di migliaia di iscritti e militanti».
«Tutto questo è inaccettabile. Sia l’accusa che la minaccia – prosegue il Pd -. Non accettiamo l’accusa di favorire la Germania (noi che in questi giorni stiamo facendo quadrato attorno all’Italia, mentre i suoi leader guardano a chi vuole solo danneggiare il nostro Paese). Né, tantomeno, rimaniamo sordi alla sua minaccia. Che è di una gravità inaudita».
«Agiremo dunque di conseguenza rispetto al sindaco ed alle sue ignobili parole. E lo faremo perché è inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni si faccia veicolo di minacce. Il nostro Paese è in piena emergenza e un sindaco dovrebbe pensare a prendersi cura dei cittadini in difficoltà, non a minacciare con parole naziste un’intera comunità. Gesti come questo li abbiamo sempre combattuti. E oggi, no, non facciamo eccezione. Perché sono gesti vergognosi» conclude Bini.
Sulla stessa linea la consigliera regionale del Pd e componente della Direzione nazionale del partito, Alessandra Nardini che parla di frasi «agghiaccianti» da parte del primo cittadino di Grosseto. «Stiamo parlando del Primo Cittadino di un Comune capoluogo, già protagonista di varie uscite e diversi episodi imbarazzanti, che questa volta passa ogni limite denotando un atteggiamento incompatibile con la dialettica democratica. La destra voleva addirittura candidarlo a presidente di Regione. Altroché il ritorno del nazismo sui cui delira e sproloquia, è lui ad assumere i toni e l’atteggiamento di un fascistello rabbioso e, come tale, risulta imbarazzante e grottesco. Vivarelli Colonna si deve scusare, con il Pd e con tutta la propria comunità macchiata dall’inadeguatezza del suo sindaco; ed è urgente che la destra toscana prenda nettamente le distanze».