GROSSETO – Ci sono due nuovi arresti nelle indagini che la Questura sta portando avanti per l’ormai tristemente noto “omicidio di Natale” avvenuto la sera del 23 dicembre 2019, a pochi minuti dalla mezzanotte, in via della Pace a Grosseto.
La squadra mobile questa mattina ha arrestato due uomini, si tratta di un senegalese di 39 anni, conosciuto come Bamba, e residente in provincia di Como, e un cittadino italiano di origine colombiana, 30 anni, residente a Brescia. I due sono stati arrestati con la collaborazione delle squadre mobili di Como e Brescia su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ancora ricercato un altro senegalese.
Come ricostruisce la Questura, la sera del 23 dicembre la polizia era intervenuta su segnalazione di vigili del fuoco e polizia municipale. I cittadini avevano segnalato due colpi d’arma da fuoco, e c’era stato un incidente con due persone ferite.
In un’auto, una Mercedes, al posto del guidatore, c’era una persona di colore, incosciente e colpita alla testa. Sul sedile un’arma (risultata poi una scacciacani) una mazzetta di soldi e alcuni cellulari. L’uomo, un senegalese di 33 anni, era gravissimo poiché un proiettile lo aveva colpito alla testa, ed era morto in breve tempo all’ospedale di Siena.
Anche un altro senegalese, di 41 anni, era rimasto ferito al collo. Le indagini avevano portato ad acquisire indizi contro un dominicano di 29 anni. Le vittime erano andate da lui per comprare una grossa quantità di cocaina, ma avevano portato con sé soldi in parte falsi. Erano riusciti a prendere la droga e a darsi alla fuga, ma il dominicano li aveva inseguiti sparandogli contro. L’uomo era poi fuggito in auto ma il 26 dicembre era stato fermato al confine con la Francia. Voleva raggiungere la Spagna. Nel frattempo anche il senegalese ferito era finito in carcere.
Le indagini hanno permesso di identificare i complici del senegalese morto e di quello ferito. Si tratta dell’intermediario della compravendita (il senegalese conosciuto come Bamba). Era stato lui a contattare il dominicano residente a Grosseto per la vendita di 500 grammi di cocaina. L’altro complice è il colombiano di origine italiana , proprietario della Mercedes utilizzata per arrivare a Grosseto.
Le indagini hanno permesso di dimostrare la presenza anche dei due uomini a Grosseto, sul luogo dell’omicidio, e il loro pieno coinvolgimento nei fatti. E questo nonostante i tentativi di sviare le indagini da parte del colombiano che aveva presentato, in provincia di Brescia, una denuncia per appropriazione indebita della sua auto da parte della vittima dell’omicidio.