GROSSETO – Il vescovo Rodolfo, con una comunicazione inviata ai sacerdoti attraverso l’ufficio liturgico diocesano, ha confermato definitivamente quanto già stabilito, in via generale, dalla Conferenza episcopale toscana (Cet): sono rimandate al nuovo anno pastorale (settembre – ottobre prossimi) sia la celebrazione delle prime comunioni che delle cresime.
“Le motivazioni – spiega la nota dell’ufficio liturgico – sono molteplici e evidenziate dalla pronuncia della Cet. A partire dal fatto che tali celebrazioni comportano considerevoli afflussi di persone e soprattutto che i limiti posti alle attività parrocchiali in questo tempo non stanno consentendo un’adeguata preparazione dei ragazzi”.
In altri termini, questo tempo di isolamento e di interruzione anche delle attività legate al catechismo, sta rendendo impossibile una vita di comunità ordinaria, dentro la quale la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana acquistano ulteriore significato e valenza.
Sarà premura dell’ufficio liturgico, non appena superata la fase dell’emergenza, riprogrammare l’intero calendario, soprattutto per quanto attiene la celebrazione delle cresime, che richiede la presenza del vescovo.
“Incoraggio i sacerdoti, i catechisti, le famiglie a vivere questo momento e questa decisione come un’occasione per aiutare i nostri bambini e ragazzi ad assaporare ancor di più il dono della festa e non come una privazione – esorta il vescovo –. Con la scelta di rimandare la celebrazione dei Sacramenti non si vuole ignorare questa necessità: torneremo a celebrare la domenica con le nostre comunità riunite. Arriverà il giorno in cui potremo di nuovo fare insieme comunità guardandoci negli occhi, abbracciandoci, stringendosi la mano e incontrandoci attorno alla Parola e alla Mensa del Signore. Rimandiamo queste celebrazioni come un segno di premura per i nostri ragazzi, di responsabilità per il tempo che viviamo e di rispetto per le famiglie, non tenendo in sospeso date che si fanno molto vicine”.