GROSSETO – Molti cittadini pendolari – per ragioni di lavoro, studio o altro – in questi giorni si stanno chiedendo se il prezzo pagato per l’acquisto dell’abbonamento ferroviario non utilizzato nel mese di marzo possa essere rimborsato.
Le informazioni a riguardo però sono poche, quindi è necessario fare chiarezza e dare le opportune indicazioni.
«Il regolamento comunitario numero 1371/2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, in merito al pagamento e rimborso del prezzo del trasporto – spiegano da Confconsumatori –, prevede che “Le condizioni generali di trasporto determinano le condizioni che danno luogo al rimborso del prezzo del trasporto”. Quindi è necessario verificare per ciascuna impresa ferroviaria cosa prevedono a riguardo le condizioni generali di trasporto. Tuttavia, anche qualora tale documento non prevedesse nulla o addirittura lo escludesse, i passeggeri hanno in ogni caso diritto al rimborso».
L’articolo 26 dello stesso regolamento comunitario, in merito alla «Sicurezza personale dei passeggeri», infatti prevede che «Di concerto con le autorità pubbliche, le imprese ferroviarie, i gestori delle infrastrutture e i gestori delle stazioni adottano misure idonee nei rispettivi ambiti di responsabilità, adeguandole al livello di sicurezza stabilito dalle autorità pubbliche, per assicurare la sicurezza personale dei passeggeri nelle stazioni ferroviarie e sui treni e gestire i rischi. Essi cooperano e scambiano informazioni sulle migliori pratiche riguardanti la prevenzione di atti suscettibili di incidere sul livello di sicurezza».
Certamente le imprese ferroviarie, di concerto con le autorità pubbliche, hanno messo in atto tutte le necessarie azioni per garantire la sicurezza dei passeggeri, prendendo atto di quanto disposto dai provvedimenti legislativi e regolamentari che hanno vietato la circolazione delle persone. Per questo il rimborso degli abbonamenti dev’essere valutato all’interno di questa norma straordinaria, che disciplina casi e momenti straordinari come quelli attuali. Di conseguenza, sussistono tutti i presupposti per invocare “l’impossibilità giuridica sopravvenuta totale o parziale” prevista dagli articoli 1463 1464 del Codice civile.
«Sulle condizioni generali di trasporto però – osservano da Confconsumatori – dobbiamo registrare un comportamento da “Giano bifronte” da parte di Trenitalia, in quanto i rimborsi di abbonamenti e biglietti regionali vengono previsti dall’articolo 8 (Rimborsi e indennità) che al punto 1.1 (Diritto al rimborso) prevede che “Il viaggiatore può chiedere il rimborso di un biglietto o abbonamento non utilizzato nei seguenti casi: Per mancata effettuazione del viaggio per ordine dell’autorità pubblica”. Stesso discorso vale per i biglietti del trasporto nazionale, laddove al punto 9.1. è previsto “Il rimborso senza trattenute per ordine dell’autorità pubblica”. È evidente che in questa situazione di emergenza i passeggeri non hanno usufruito degli abbonamenti per ordine dell’autorità pubblica, quindi hanno il diritto al rimborso. Tuttavia la stessa società, con prassi certamente contraddittoria, ritiene non dovuto il rimborso per gli abbonamenti delle tratte sovraregionali. Ci auguriamo che si tratti di un errore al quale sarà presto rimediato».
Mara Colla, presidente nazionale di Confconsumatori, e l’avvocato Carmelo Calì, responsabile Trasporti dell’associazione, commentano: «Ci saremmo aspettati più informazione e trasparenza sui rimborsi degli abbonamenti da parte delle imprese ferroviarie, in quanto ciò che risulta tra le “pieghe” dei siti se non confonde il consumatore non è certamente chiaro e di facile reperibilità. Da parte nostra continueremo a portare avanti le nostre battaglie affinché, anche in questa emergenza, i diritti dei passeggeri abbiamo ampia tutela».
Confconsumatori mette a disposizione i propri esperti per assistere i consumatori nei rimborsi. L’elenco delle sedi territoriali è consultabile al link www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori.
Lo sportello di Grosseto è in via della Prefettura 3 e in questi giorni di chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus è comunque sempre attivo: è possibile chiamare il numero 0564 417849 (tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 18) o scrivere a grosseto@confconsumatori.it.