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È paradossale ma vero. La pandemia virale fa di gran lunga più paura della guerra. In mezzo mondo le varie fazioni in lotta fra loro, i mercenari e le truppe regolari impegnati sul campo, infatti, hanno stabilito un cessate il fuoco per difendersi dal Coronavirus. Succede dallo Yemen alla Siria, dal Camerun alle Filippine. Luoghi lontani dal nostro mondo, dove da anni si scannano allegramente alla faccia del rispetto del diritto internazionale che dovrebbe regolare i conflitti. Massacrando senza alcun problema i civili che si trovano in mezzo.
Scherzare su queste cose sarebbe sacrilegio, in condizioni di normalità. Ma di fronte all’idiozia cristallina che guida le scelte degli uomini, l’ironia è l’unico deterrente alla depressione. Alla disperazione.
Perché dover constatare come solo la minaccia di una pandemia faccia stringere le chiappe di fronte al rischio d’essere ammazzati da una pallottola o una bomba, è tanto avvilente quanto la cartina tornasole della follia di cui è preda il genere umano. E la conferma inequivocabile che le guerre sono un business con pochi burattinai a tirare le fila, qualche comprimario (le milizie) e una pletora di sciagurati a recitare l’ingrato copione della carne da macello. C’è da scommettere, infatti, che se avessero la certezza di poter proteggere dai virus le proprie truppe, i vari signori della guerra premerebbero il pedale sull’acceleratore. Infischiandosene dei “danni collaterali”.
Per quanto grottesca sia questa notizia, rilanciata da un sorpreso segretario generale dell’Onu attraverso le agenzie internazionali, c’è quasi di peggio nei territori apparentemente pacificati dell’opulento occidente. Allegra brigata di cui siamo soci non secondari. Dove la metafora della guerra è ampiamente sfruttata per descrivere la lotta contro la pandemia da Covid-19
Anche in questi campi di battaglia si agitano truppe guidate da malvissuti esemplari di bipedi microcefali. Come The Donaldd (Trump) o Boris Jhonson. Anche se la lista sarebbe lunga. Questi mentecatti, infatti, per diverso tempo hanno avuto la brillantissima idea di non fare un cazzo per arginare la pandemia. Quando proprio in Italia stava emergendo quanto fosse drammatica la situazione. Così, in pochi giorni, gli Usa sono diventati il Paese con più persone infette, e fra poco useranno gl’inceneritori per smaltire i cadaveri. In Inghilterra, invece, quell’altro cretino dotato di zazzera irresponsabile – dev’essere una caratteristica genetica – sta inviando in “segreto” a Londra (lo ha sgamato il Guardian) medici e infermieri per gestire la mattanza prossima ventura.
Entrambi hanno peccato di “hybris” (iubris), la tracotanza che gli antichi Greci attribuivano agli umani che sfidavano la natura e gli dei. Che naturalmente si divertivano a vendicarsi. Intanto allo scoordinato “leader” inglese hanno mandato a fargli visita il Coronavirus, per testarne le balzane idee sul darwinismo sociale. Siamo in trepidante attesa di conoscere cos’hanno in serbo per quell’altro ciuffettone totaniforme d’oltre Atlantico. E con loro tutti i signori della guerra del globo.