Internet veloce a casa, fino a cento megabit al secondo, in borghi e paesi di settantotto diversi comuni dove la possibilità di surfare in tutta libertà sulla rete era fino ad oggi tenuta in scacco da un contenzioso tra Stato e Tim. In 68 comuni Agcom, grazie anche al decreto “Cura Italia” sul coronavirus e su pressione della Toscana assieme alle altre Regioni interessate, ha deciso di sbloccare l’attivazione di 259 armadi. Sono cinquemila in tutta Italia. Lo farà entro aprile. La forzata permanenza della popolazione tra le mura domestiche e molti che da casa lavorano in smart working rendono infatti necessario servire la più ampia popolazione possibile in tempi rapidi.
In altri dieci comuni invece, dove la Regione era intervenuta per la realizzazione della infrastruttura in fibra ottica ma che non era stata in parte attivata, è stato trovato un accordo tra Regione, Infratel e Tim per completare la procedura: 139 armadi saranno attivi da subito e 28 entro giugno.
“Si tratta di una buona notizia che abbiamo fortemente ricercato – commenta l’assessore all’innovazione e alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli – In un momento come questo non si poteva tenere senza connessione veloce parti di territorio dove le infrastrutture sono praticamente bloccate per un contenzioso in essere che non era stato risolto. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con Infratel (la società in-house del Ministero allo sviluppo economico) e con Tim per verificare insieme il modo per l’attivazione più rapida possibile e abbiamo definito il completamento della copertura in altri dieci comuni dove Infratel è intervenuta con risorse regionali.”
“Un’emergenza del resto come quella che stiamo vivendo – aggiunge l’assessore – mette ancora più in evidenza quanto avere una connessione veloce ad internet sia importante per lavorare e dunque per la competitività dei territori, ma anche per essere connessi con il mondo: per studiare, per comunicare, per utilizzare i tanti e sempre più frequenti servizi on line, anche della pubblica amministrazione.”
La Regione Toscana ha finanziato, nella aree a fallimento di mercato, la copertura con la banda ultra larga attraverso tutto il territorio regionale, dopo che già a suo tempo aveva investito per portarvi la banda larga. “L’infrastruttura la sta realizzando Open Fiber – precisa Bugli – , che stiamo sollecitando ad essere rapida negli interventi. Ma quello di cui oggi si parla sarà fondamentale per favorire anche chi vive nei territori di questi 78 comuni: per l’utilizzo della rete per lo smart working, per la formazione a distanza e per le altre attività che in questo periodo possono essere svolte solamente da casa”.
Sono 398 gli armadi che in Toscana saranno attivati entro aprile. I comuni che hanno visto risolto l’enpasse in cui si trovavano per la decisione di Agcom sono sessantotto: Anghiari, Asciano, Bagni di Lucca, Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barnerino Tavarnelle, Bibbona, Borgo a Mozzano, Borgo San Lorenzo, Bucine, Calenzano, Capoliveri, Capolona, Casciana Terme Lari, Casola in Lunigiana, Castelfocognano, Castel San Niccolò, Castelfranco di Sotto, Castiglion Fibocchi, Cecina, Chiusi della Verna, Civitella Paganico, Coreglia Altelminelli, Crespina Lorenzana, Empoli, Figline e Incisa Valdarno, Firenzuola, Fivizzano, Gambassi Terme, Gavorrano, Grosseto, Marradi, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montaione, Montecarlo, Monterchi, Monticiano, Montopoli Valdarno, Palazzuolo sul Senio, Peccioli, Pelago, Piazza al Serchio, Pietrasanta, Piombino, Poggibonsi, Pontassieve, Porto Azzurro, Pratovecchio Stia, Quarrata, Rignano sull’Arno, Rosignano Marittimo, Rufina, Sambuca Pistoiese, San Casciano in Val di Pesa, San Gimignano, San Giuliano Terme, San Miniato, San Sepolcro, Scansano, Scarlino, Scarperia e San Piero, Subbiano, Suvereto, Talla, Terricciola e Vaglia.
A questi si aggiungono i dieci comuni dove la Regione era già intervenuta con una propria iniziativa che riguardava ancora le aree a fallimento di mercato. Si tratta di Altopascio, Bientina, Capalbio, Castel del Piano, Cerreto Guidi, Pomarance, Porcari, Roccastrada, Santa Croce sull’Arno e San Marcello Piteglio, in quest’ultimo però non sono ancora iniziati i lavori. In questi territori 139 armadi sono già stati attivati ed altri 28 lo saranno entro giugno.