GROSSETO – Accesso separato e due differenti strutture per dividere i pazienti positivi al Coronavirus da coloro per cui il tampone ha dato esito negativo. La Rsa Pizzetti ha riorganizzato completamente gli spazi dal momento in cui nella residenza sanitaria sono stati trovati alcuni ospiti positivi al Covid.
«Nel momento in cui abbiamo avuto notizia del primo caso di positività – afferma Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso – abbiamo subito provveduto a isolare chi si trovava nella stessa stanza e abbiamo fatto il tampone a tutti. Dieci persone sono risultate positive oltre ai due operatori sociosanitari».
«Per quanto riguarda la persona morta la scorsa notte – prosegue Boldrini – la situazione non era definita. Il tampone non era positivo, ma le condizioni di salute erano talmente difficili che avremmo dovuto rifarlo in questi giorni. Purtroppo non è stato possibile».
Domenica i tamponi a tutti gli ospiti e agli operatori in turno (positivi un uomo e una donna che lavoravano assieme) mentre questa mattina sono stati fatti i tamponi agli ultimi infermieri e oss.
Boldrini racconta come è stata affrontata l’emergenza: «Abbiamo subito isolato le persone positive spostandole in sala da pranzo, e allestito la struttura del diurno, che è separata anche a un punto di vista dell’entrata, con nuovi letti fatti venire appositamente. Nel frattempo abbiamo sanificato la struttura».
Oltre agli accessi separati gli operatori hanno anche uno spazio dedicato dove cambiarsi «Abbiamo chiesto alla cooperativa che gestisce il personale di procurare tutti i presidi sanitari necessari. Da oggi sono arrivate le mascherine chirurgiche della Regione Toscana. Mentre le Fp2, che qualcuno vorrebbe, non sono adatte, intanto perché prevedono che chi la indossa sia assolutamente sano, visto che non impediscono al respiro di passare. Anche la visiera non è necessaria se non ai medici che abbiano un contatto stretto con i pazienti ammalati».
Per i pasti sono stati adottati contenitori monouso e Boldrini ha disposto di scrivere ogni giorno ai parenti visto che non possono fare visita ai propri cari. «Se sarà possibile e le infermiere daranno la disponibilità si potrà anche pensare a delle chiamate per far parlare ospiti e figli».
Per quanto riguarda chi, invece, dall’ospedale rientra in struttura, magari perché si era rotto un’anca, Boldrini afferma: «Sino a poco tempo fa, se non vi erano sintomi, non era previsto il tampone. Ma le nuove disposizioni previste dal presidente della Regione Enrico Rossi ora lo prevedono, anche per isolare prima possibile chi dovesse essere positivo, prima di rientrare in un ambiente così delicato».