Forse, ma forse, c’è una giustizia divina che presiede ai destini degli uomini. Di sicuro, molto più prosaicamente, la ruota gira. E nella terribile disgrazia della pandemia del Coronavirus, una lezione buona erga omnes arriva dalle “famigerate” Organizzazioni non governative. Le Ong. In questi giorni sul campo, in Lombardia, per assistere il personale sanitario degli ospedali sulla base dell’esperienza fatta in Africa con l’epidemia di Ebola nel 2014-15.
Emergency e Medici senza frontiere sono quindi al pezzo negli ospedali di Brescia e di Bergamo. Gli stessi che con altri si “divertono” a fare i «taxi del mare» su e giù per il Mediterraneo. «In combutta con gli scafisti», per alimentare la «sostituzione etnica degli Italiani con gli Africani», naturalmente «sotto la regia di George Soros».
La questione ha sicuramente un risvolto politico, e ci sarebbe da divertirsi. Ma considerato giustamente il clima di solidarietà nazionale di fronte alla tragedia della pandemia, mettiamola in altro modo. E guardiamo questa vicenda dal punto di vista antropologico.
Ecco, quel che sta succedendo ci insegna a diffidare degli uomini di merda e delle semplificazioni di cui si servono, con qualunque pretesto. Perché essere uomini (o donne – per par condicio) di merda non rende un buon servizio alle comunità in cui si opera. Dal momento che significa distorcere la realtà per trarne un vantaggio, qualunque esso sia, creando motivi di attrito fra le persone e generando nemici fittizi contro cui indirizzare la rabbia o la maldicenza che si è alimentata. Salvo poi rimangiarsi tutto nel momento del bisogno, perché se ne può trarre un beneficio. Che naturalmente è superiore e disinteressato.
Per cui, concludendo, gli uomini e le donne di merda – antropologicamente parlando – minano alle fondamenta l’edificio democratico delle società liberali nelle quali ci riconosciamo e viviamo. Sostanzialmente perché elevano a valore civile l’incoerenza, la malafede e la strumentalizzazione. Taaxiiiii…!!!
P.s. Chi ne avesse voglia, può approfondire – e la cosa merita – leggendo l’ottimo articolo, a questo LINK
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