FOLLONICA -“Vorrei ringraziare a nome mio e del movimento Follonica nel cuore, il commissario straordinario che, oltre alla gestione ordinaria del Comune, si è trovato a dover affrontare l’emergenza che sta colpendo il nostro Paese. Ci uniamo al suo appello e invitiamo i nostri concittadini a rimanere a casa. I numeri del contagio sono impressionanti, aumentano di giorno in giorno e purtroppo aumentano anche i decessi”. A scriverlo, in una nota, Aldo Iavarone di Follonica nel cuore.
“Il vero pericolo sono le persone che non hanno sintomi, che apparentemente stanno bene ma che, a loro insaputa, sono portatori sani del virus – prosegue -. Dal momento che non è possibile effettuare i tamponi di controllo a tappeto, non è neppure possibile stabilire chi tra questi soggetti è positivo, sappiamo però che ciascuno di loro può contagiare inconsapevolmente altre dieci persone, ed è per questo che chiediamo a tutti di rimanere in casa, di non frequentare parchi, giardini pubblici e spiagge fino a nuovo ordine, anche se siete in perfetta salute”.
“La Toscana e la Maremma – va avanti Iavarone – per ora non registrano focolai pericolosi ma, come abbiamo visto a Bergamo e a Piacenza, il virus si diffonde molto rapidamente, con conseguenze devastanti soprattutto per i medici, gli operatori sanitari, e i volontari del soccorso, che lavorano in prima linea a contatto con i malati, rischiando la loro vita per salvare la nostra. Possiamo ricambiare i loro sforzi e il loro coraggio stando a casa, magari donando una piccola, media, grande cifra alle numerose iniziative di raccolta fondi presenti sul territorio e in generale nel Paese”.
“E non dimentichiamo tutti i dipendenti di supermercati, alimentari, farmacie, tabaccherie, che continuano a lavorare per fornirci i beni essenziali – va avanti -. Anche loro si sono messi a nostra disposizione con il medesimo coraggio, anche loro meritano il nostro rispetto, la nostra gratitudine ed è doveroso esprimerla rispettando rigorosamente le regole”.
“Non sappiamo quando finirà – dice l’esponente di Follonica nel cuore -, ma la Cina rappresenta un esempio prezioso: dopo due mesi di isolamento non si registrano nuovi contagi, la gente ha ricominciato a uscire per strada e andare al bar, seppur con le dovute precauzioni. Loro ce l’hanno fatta, possiamo farcela anche noi, dobbiamo crederci, dobbiamo continuare a sperare”.
“Se – conclude Iavarone – in questo momento la quarantena è l’unica medicina davvero efficace, e se, in attesa del vaccino, dobbiamo rimanere isolati, mantenere le distanze di sicurezza, disinfettarci più volte al giorno, non abbracciarci e baciarci, se questo è l’unico strumento di cui disponiamo per rallentare il contagio e sconfiggere la pandemia, per favore usiamolo: restiamo tutti a casa”.