GROSSETO -Da quando è iniziata l’emergenza Covid19 i volontari e i dipendenti Cri del Comitato di Grosseto e delle sue delegazioni (Alberese, Braccagni, Magliano, Montieri, Roccalbegna, Roccastrada, Semproniano, Sticciano) si stanno spendendo per gli altri con una generosità e una abnegazione oltre tutte le attese. Senza enfasi, stanno scrivendo una delle pagine più nobili della storia secolare dell’associazione”. A scriverlo, in una nota, il presidente Hubert Corsi.
“Oltre ai servizi sociali – prosegue -, ai trasporti sanitari ordinari e di emergenza 118, su richiesta della Asl, Cri ha aggiunto due ambulanze H24, esclusivamente dedicate al trasporto dei casi sospetti o confermati di contagio da coronavirus in cui sono impegnati equipaggi per circa 96 volontari.Un impegno non privo di rischi, per evitare i quali si esige preparazione adeguata, spiccato senso di responsabilità e rigorosa disciplina. Si pensi soltanto alla delicatissima operazione di vestizione e svestizione delle tute protettive, maschere, guanti, calzari ecc.che ha un protocollo molto rigido, che non ammette distrazioni, per non rischiare il contagio e diventare, a propria volta, agenti di contagio”.
“Ovviamente – va avanti Corsi – tutti i servizi svolti ordinariamente sono diventati più complessi dovendo attivare norme stringenti di precauzione e sicurezza, peraltro sottolineate dalla collaborazione con la Asl nei servizi di pre-triage all’accesso dell’Ospedale Misericordia e all’accoglienza del Pronto soccorso, unitamente al controllo viaggiatori in transito all’Aeroporto Baccarini”.
“Questo tempo d’emergenza – va avanti il presidente – è carico di sacrifici, di sofferenze, dolori, paure che possono essere temperati da un surplus di tempo della gentilezza, in particolare per le persone più fragili. Nasce così il servizio gratuito per la spesa a domicilio per anziani e vulnerabili in collaborazione con Conad, Carrefour e NicchiFrutta, nonché il prontofarmaco in collaborazione con Federfarma e il nostro Comitato nazionale. I servizi sono stati molto apprezzati (circa 30 volontari impegnati) tanto che, eccezionalmente, abbiamo lanciato un appello per la ricerca di ‘soci temporanei’ per far fronte alle crescenti richieste”.
“E’ meraviglioso accompagnare questi ‘viaggi’ di solidarietà verso lo sguardo di persone fragili e anziane per non farle sentire sole tra le paure di questi giorni – conclude Corsi -. Ed è di buon auspicio che il motto diffuso e largamente ripetuto in questi giorni ‘Tutto andrà bene’ sia stato mutuato da una mistica inglese nata circa 600 anni fa. ‘All shall be well’ sussurrò il Signore alla Beata Giuliana di Norwich, che guarì dalla terribile malattia che l’aveva aggredita. Ripetere oggi ‘tutto andrà bene’ ha il sapore di una preghiera che apre il cuore alla speranza”.