GROSSETO – Uno degli oggetti più ambiti in questo momento sono le mascherine chirurgiche per il viso. Sono esaurite ovunque.
Con un enorme spirito di solidarietà, Adolfo Lettieri, titolare dell’omonima e nota tappezzeria grossetana, insieme a suo figlio Alessio ha dato vita ad un’iniziativa bellissima: cucire mascherine e regalarle a chiunque ne faccia richiesta.
Grazie alle loro abilità professionali, foderare un divano o produrre delle “mascherine anti-coronavirus”, per loro non fa differenza e ad oggi, dopo soli quattro giorni da quando è nata l’idea, ne hanno già prodotte e regalate oltre mille, ma «potrebbero essere anche di più. Non abbiamo neanche il tempo di contarle» – dice Alessio al telefono. E anche per fare un’intervista in realtà non ha proprio tempo. «Dobbiamo aiutare Grosseto», questa è la sua priorità in questo momento.
Infatti la richiesta è enorme, tanto che alla famiglia Lettieri si sono aggiunti anche dei collaboratori volontari per cucire i preziosi presidi medici; di tessuto, ma antistatici, anallergici e antitraspiranti. Quindi con tutte le caratteristiche richieste a ogni mascherina che si rispetti.
«Avremmo degli ordini enormi – dice Alessio -, per i supermercati, le grandi aziende, ma noi vogliamo accontentare tutti e allora non possiamo accettare gli ordini. Gli vogliamo regalare a chi ne ha bisogno. Non facciamo pari a produrne una che già ci bussano al vetro del negozio. Ecco, infatti devo proprio andare ora – dice salutando -, dobbiamo andare avanti con la produzione».