VETULONIA – «Prima ci dicono che dobbiamo stare in casa, e poi chiudono l’ufficio postale, che da decreto doveva restare aperto» è indignata una cittadina residente a Vetulonia. Questa mattina è andata alle poste, era il giorno di turno per l’apertura (a Vetulonia le poste sono aperte solo alcuni giorni a settimana), ma l’ufficio era chiuso.
«Abbiamo chiamato la signora che si occupa dell’ufficio. Abbiamo pensato stesse male, e invece ha risposto che, viste le nuove disposizioni per il Coronavirus, l’ufficio sarebbe restato chiuso. E che era aperto invece quello di Castiglione, ma con solo due sportelli aperti».
«Immagino che la stessa situazione riguardi anche Buriano, Tirli e Punta Ala – prosegue la donna – a Punta Ala almeno hanno il bancomat, noi neppure quello. La gente è senza soldi, come dovremmo farla la spesa?».
«Io andrò a Castiglione, con l’auto, nonostante ci sia la raccomandazione di non spostarsi, ma le persone anziane? Tra l’altro c’è il divieto di portare in macchina altre persone che non siano del nostro nucleo familiare. A questo si aggiunge che se l’unico ufficio aperto è quello di Castiglione della Pescaia, peraltro con solo due addetti, fuori ci sarà la fila, in barba alle norme che vietano gli assembramenti».
«Abbiamo avuto da Poste Italiane la segnalazione che, per le disposizioni per il contenimento del Covid-19 gli orari avrebbero subito dei cambiamenti – afferma il sindaco Giancarlo Farnetani – ancora non sappiamo però quali».
Stessa situazione anche a Roccastrada, come conferma un lettore, Sergio Landi «L’ufficio postale di Roccastrada questa mattina è stato chiuso “per precauzione”. Tutti compreso si devono trasferire a Ribolla a 12 chilometri di distanza. Ma il Decreto non chiude gli uffici postali».