FOLLONICA – “La mia forte convinzione è quella che il ballottaggio debba essere rinviato, tanto più alla luce dell’estensione della ‘zona protetta’ a tutta l’Italia. Il senso di responsabilità mi spinge a dire che se il voto ci sarà chi diventerà Sindaco dovrà essere operativo per affrontare l’emergenza Coronavirus”. Così il candidato sindaco di centrodestra Massimo Di Giacinto.
“Da un lato c’è un’emergenza che si sta sempre più estendendo, dall’altra un ballottaggio che è ancora previsto. Domenica sera dunque la città potrebbe tornare ad avere un sindaco che dovrà dimostrare immediatamente gestire la situazione. Si tratterà di un impegno sicuramente importante – afferma Di Giacinto -. Lo dissi alcuni giorni fa e lo confermo oggi con un’allerta che non è più tale, ma è un fatto tangibile, si è ampliato e si è pure aggravato, dunque chiunque si trovi ad amministrare questa città non avrà tempo da perdere e dovrà avere idee chiare su come agire”.
“Va aperto immediatamente un tavolo di crisi – afferma- che coinvolga comune, autorità sanitarie e parti sociali. Un’emergenza deve mettendo in contatto tutte le componenti coinvolte per cercare le migliori soluzioni”.
“La prima necessità adesso è quella sanitaria – prosegue -. Bisogna agire affinché tutti rispettino le regole. Solo così l’emergenza può essere superata e prima lo si fa, prima si potrà tornare alla vita normale. Il nuovo sindaco dovrà essere pronto ad emanare ordinanze laddove siano necessarie”.
“L’emergenza – continua Di Giacinto – speriamo che passi quanto prima, ma i danni sociali ed all’economia saranno ingenti. Un sindaco in una situazione del genere deve intervenire in fretta, chiedendo, magari assieme ai colleghi ed all’Anci, la proroga del pagamento delle tasse nazionali e regionali, ma anche facendo leva sulla fiscalità locale, valutando ogni possibilità di deroga. Mi riferisco soprattutto alla Tari ed al suolo pubblico, che pesano in maniera importante sulle famiglie e sulle aziende follonichesi”.
“Continuerò a chiedere il rinvio del ballottaggio – conclude -, ma se non sarà possibile Follonica ha bisogno di un sindaco che sia pronto ad affrontare l’emergenza”.