GROSSETO – “Eroi, angeli, fondamentali: scoppia un’emergenza e medici, infermieri, tecnici sanitari, oss, eccetera, diventano improvvisamente tutto questo. Sono però gli stessi identificati per anni come lavoratori pubblici in senso spregiativo, come fannulloni, fancazzisti, che rubano lo stipendio, che sfruttano chi paga le tasse o, più elegantemente, come i furbetti del cartellino”. A scriverlo, in una nota, Usb Federazione provinciale di Grosseto.
“Guardate – continuano da Usb – che sono gli stessi lavoratori e le stesse lavoratrici che per anni hanno subito la ferocia politica dei tagli ai danni della sanità pubblica, sono gli stessi costretti a carichi di lavoro e turni massacranti, e sono gli stessi, gli eroi, che oggi, in buona parte dell’Italia, drammaticamente lavorano in carenza di dispositivi di protezione adeguati”.
“E sono le stesse persone che per anni, nei Pronto soccorso, sono state aggredite, picchiate, insultate e minacciate, nel disinteresse della politica e nel malcelato apprezzamento dell’opinione pubblica che ‘insomma, qualcosa avranno pur fatto’ – vanno avanti da Usb -. E sono le stesse donne e i soliti uomini che lavorano di notte, che lavorano la domenica, il giorno di Pasqua, quello di Natale, e in tutte le feste comandate, sempre in silenzio e con la consapevolezza del loro ruolo”.
“E infine – continuano dall’Unione sindacale di base – sono le stesse persone che il 21 maggio 2018 venivano svendute, dopo dieci anni di blocco, con un rinnovo contrattuale di pochi spiccioli siglato dai sindacati concertativi. E allora queste donne e questi uomini non hanno bisogno di essere chiamati eroi o angeli, non hanno bisogno di sentirsi definire ‘indispensabili’ durante l’emergenza, non ne hanno bisogno mai. Questi lavoratori vogliono, pretendono e, soprattutto, meritano, rispetto per tutto quello che fanno ogni giorno. Nell’indifferenza generale”.
“Ce lo ricorderemo quando sarà finita l’emergenza, o ancora una volta, come succede per i Vigili del fuoco, trionferà la insopportabile retorica a tempo dell’eroe e tutto finirà all’italiana con un arrivederci e grazie, o addirittura succederà, come dice un noto proverbio, che passata la festa, gabbato lo santo? – concludono da Usb -. Noi siamo dalla parte dei lavoratori. Sempre. Non solo in fase di emergenza”.