GROSSETO – Scuole chiuse fino al 15 marzo, ma l’attività didattica del Fossombroni prosegue grazie all’utilizzo di piattaforme per l’istruzione a distanza, come Google Classroom, Edmodo, WeSchool e Microsoft Teams. L’utilizzo di più piattaforme, in questi giorni, serve anche per valutare quale sia la più idonea e performante per la formazione a distanza. In aggiunta a questo provvedimento, i docenti della scuola invieranno delle dispense tramite il registro elettronico, come ad esempio esercitazioni e compiti, soprattutto per gli studenti che non possono connettersi alle piattaforme.
La dirigente scolastica Francesca Dini ha organizzato il progetto “matematica online”, finalizzato alla preparazione per gli studenti del quinto anno. Con questo progetto vengono inviate agli studenti verifiche e problemi online per consolidare le abilità già acquisite e conoscere quelle che affronteranno in futuro. Un lavoro per aiutare l’apprendimento della matematica e la sua divulgazione, oltre a preparare gli studenti al compito di matematica per gli esami di Stato. Insieme a questi provvedimenti, gli insegnanti di economia della scuola stanno effettuando anche videoconferenze che gli studenti possono seguire direttamente dai loro cellulari.
In merito alle nuove soluzioni messe in atto dal Fossombroni, la dirigente scolastica precisa che: «La parte più importante nella relazione tra studente e insegnante è il colloquio, lo scambio di parole. Questo può avvenire anche senza la presenza fisica, tramite un sistema di piattaforme interagenti e alla portata di tutti. Il vantaggio è di avere molta più flessibilità nel fissare gli incontri per entrambe le parti. Per periodi brevi di tempo l’utilizzo delle nuove tecnologie si rivela strumento utile anche per il cooperative learning e l’apprendimento».
Al tempo stesso Francesca Dini puntualizza un altro aspetto significativo della vicenda: «L’insegnante non è una specie in via d’estinzione, pronta per essere sostituita da un esperto informatico. Ci sarà sempre più bisogno di una figura di insegnante capace di assumere e riassumere ruoli e competenze nuovi. Il docente non risulta né sminuito né completamente sostituito dalle tecnologie, ma al contrario viene investito e arricchito di nuove competenze. E di competenze, in tempi di coronavirus, ne abbiamo veramente bisogno».