GROSSETO – «Sono stato mezz’ora fermo ad osservare: vedevo dottori, infermieri e personale vario dell’ospedale che passava il punto di controllo, entrava nel bar, prendeva il caffè e ritornava dentro. Contemporaneamente gente esterna che entrava dalla prima vetrata, accedeva al bar, consumava ed andava via, uscendo per dove era entrata, senza quindi sottoporsi al controllo» a raccontare la situazione come l’ha vissuta ieri mattina, all’ospedale di Grosseto, è un nostro lettore, Filippo.
«Ieri sono stato in ospedale per una visita ed ho visto che tutti gli ingressi sono stati bloccati in entrata per portare la gente a passare dall’ingresso principale, dove è stato allestito un checkpoint di controllo sanitario. Iniziativa questa molto nobile ed apprezzabile».
Peccato che la situazione, all’ingresso principale, sia «Alquanto strana». «Si arriva al primo ingresso, si entra, si percorrono una decina di metri e si trova la seconda vetrata 8all’altezza dell’edicola) con il punto di controllo dove ti prendono la temperatura (molto dubbia, ieri mattina avevo 34 gradi, praticamente in ipotermia, pronto per il banco dei surgelati), gel disinfettante mani e poi passi. Fin qua tutto regolare. Dov’è l’assurdità? Tra le due vetrate c’è il bar. Un eventuale contagio tra un esterno ed un’altra persona che era nel bar e poi rientrava in ospedale non sarebbe dunque da escludere. Che senso ha tenere due operatori in quel punto quando basterebbe spostare il punto di controllo alla prima vetrata?».