ORBETELLO – Nella seduta del Consiglio comunale di questa mattina, mercoledì 4 marzo, è stato adottato il Piano strutturale e dato avvio al Piano operativo.
“Intanto, l’amministrazione è in forte ritardo perché secondo il cronoprogramma iniziale l’avvio del Po doveva avvenire nel luglio 2019 e l’adozione del Ps nel settembre 2019, e l’intero iter, con l’approvazione definitiva del Po, avrebbe dovuto concludersi nell’agosto di quest’anno. Quindi la nuova programmazione urbanistica viaggia con 8 mesi di ritardo e questo è già un grave danno per il territorio.
Nel nostro intervento abbiamo sottolineato tutti i punti critici che abbiamo rilevato nella nuova pianificazione urbanistica”. A scriverlo, in una nota, il gruppo consiliare Pd-Area riformista.
“Nel Golfo di Talamone è individuata un’area attrezzata da destinare alla sosta nell’ex campo sportivo – proseguono dalla minoranza -. Si tratta però di un’area da bonificare e critica dal punto di vista idrogeologico, e infatti è scritto che sarà oggetto di ulteriori studi conoscitivi. Si prevede, tra l’altro, un intervento specifico di ampliamento nel complesso del Poderino. L’area è molto delicata dal punto di vista ambientale, tant’è che occupa ben due pagine del verbale della conferenza di copianificazione tra gli enti e l’intervento iniziale fu oggetto a suo tempo di osservazioni da parte della Provincia”.
“Nella zona di Fonteblanda viene ampliata l’area artigianale di 6mila mq destinata alla diportistica – continua l’opposizione -. La scelta appare poco condivisibile perché il nuovo Porto di Talamone, in realtà, sarà una riqualificazione di quello esistente, e il numero dei posti barchi rimarrà più o meno lo stesso, per cui non vi è necessità di ampliare l’area di supporto. Anche la conferenza di pianificazione ritiene l’ampliamento eccessivo e oltretutto è in zona assai delicata dal punto di vista ambientale, perché contigua al parco, come assai critico è il nuovo percorso viario a servizio dell’area”.
“Per le Terme dell’Osa abbiamo osservato che ancora vi è una causa in corso, che forse sarebbe stato bene averla chiusa prima.
L’opera non sembra tale da poter funzionare e reggersi autonomamente, non prevedendo una funzione ricettiva, neppure minima – ancora il gruppo Pd-Area riformista -. Per quanto riguarda il Cimitero di Albinia abbiamo osservato che è previsto in zona a elevato rischio idraulico per cui necessita di ulteriori studi e quindi dovrà esserne rivista la collocazione e spostato in altra zona”.
“Per Albinia l’operazione più importante è quella relativa all’area dell’aeronautica: il Ministero della Difesa cede al Comune una parte dell’area da destinarsi a parco pubblico e in cambio l’amministrazione rende edificabile con destinazione residenziale la parte prospiciente l’abitato, che, però, rimane di proprietà del Ministero della Difesa. Pensavamo – vanno avanti dall’opposizione – che il rapporto con l’Aereonautica fosse già stato definito e prevedesse la cessione dell’area al Comune. Invece lunedì in Commissione abbiamo appreso la vera natura dell’operazione. Nei documenti l’area viene mascherata sotto la denominazione di Parco del benessere, quando in realtà più della metà della superficie edificabile è destinata al residenziale: 6mila 800 mq contro i 6mila 200 mq delle altre destinazioni (ricettivo commerciale e direzionale)”.
“Per la ex Sipe Nobel si prevede l’allargamento del perimetro urbano nell’area parallela all’Aurelia – proseguono -. Quindi è stato ignorato il nostro contributo che voleva una ricettività di alta qualità all’interno del parco, attraverso il riuso dell’esistente, che poteva essere la vera novità del Ps/Po, che, invece, prevede destinazioni a residenziale, ricettivo e commerciale, tutte concentrate in una zona poco attrattiva turisticamente. Le stesse destinazioni vengono previste nell’area ex Sitoco, che viene denominata Parco della ricerca, ma non ne sappiamo il motivo, perché vi sono previste destinazioni a residenziale, ricettivo e commerciale, mentre è stato completamente ignorato il nostro contributo per un polo tecnologico. Quindi due aree contigue con le stesse destinazioni”.
“Mentre per l’Area dell’ex Idroscalo viene prevista la destinazione a nuovo polo scolastico, a cui siamo nettamente contrari, perché stravolgerebbe completamente il luogo e ne cancellerebbe la storia, oltreché vietato dai vincoli esistenti – continuano dall’opposizione -. Abbiamo sottolineato che non vediamo nuove prospettive di sviluppo in altre zone come la Giannella, Topaie e Campolungo e nel perimetro della Laguna”.
“All’adozione del Ps – prosegue la minoranza – seguirà la fase delle osservazioni, dopodiché, in base a quelle che saranno accolte e a quelle che verranno respinte, si avrà un quadro preciso su quale direzione avrà preso l’amministrazione”.
“La nostra impressione è che la strada principale intrapresa sia sempre la solita: uno sviluppo legato alle nuove residenze – conclude il gruppo consiliare Pd-Area riformista -. Ma se teniamo conto che il trend della popolazione è costante, è allora evidente che molte delle nuove residenze saranno ancora seconde case. Per questo motivo, e per tutte le criticità evidenziate, abbiamo espresso voto contrario”.