GAVORRANO – “In quel del Comune di Gavorrano è tempo di festeggiamenti. Il sindaco Andrea Biondi ha organizzato per oggi, venerdì 28 febbraio, un incontro pubblico per la presentazione del nuovo Piano strutturale e del relativo Piano operativo. Evento in pompa magna, con ospiti d’eccellenza, quali il consigliere regionale e capogruppo Pd Leonardo Marras e addirittura il presidente del Consiglio regionale
Eugenio Giani“. A scriverlo, in una nota, Andrea Maule, consigliere di minoranza.
“Come gruppo consiliare ci siamo chiesti da subito il perché di tanto sfarzo, di cotante autorità alla presentazione di uno strumento di pianificazione del territorio – prosegue -. Due, di fatto, le riflessioni che ci sovvengono e che vogliamo condividere con i cittadini gavorranesi.
In primo luogo. Il sindaco Biondi si è dimenticato che il Comune di Gavorrano ha tutt’oggi in uso uno strumento urbanistico scaduto da circa 6 anni (dal 2014), e che questa mancanza costringe il territorio ed i suoi cittadini a subire le ristrettezze delle cosiddette norme di salvaguardia (oggettiva impossibilità di effettuare numerose tipologie di interventi strutturali ed edificatori in tutto il territorio
comunale). Lo stesso Biondi si è dimenticato, poi, che già dal 2013 l’amministrazione comunale era guidata dal Pd, cioè dalla sua maggioranza; i suoi compagni di banco sono gli stessi che dal 2014 ad oggi hanno fatto ben poco, o nulla, per avviare la procedura di aggiornamento degli strumenti urbanistici. E dopo 6 anni di fancazzismo a nostro avviso sarebbe più opportuno chiedere scusa ai
cittadini per i disagi arrecati, anziché star lì a beatificarsi e santificarsi”.
“La seconda riflessione è legata invece all’opportunismo di avere certi ospiti a presiedere alla presentazione dei nuovi strumenti urbanistici – va avanti Maule -. A poche settimane dalle elezioni regionale in Toscana, l’ospite d’onore è il candidato per il centrosinistra alla carica di presidente della Regione, Eugenio Giani. Sì, l’attuale presidente del Consiglio regionale, ma oggi più che mai il candidato della coalizione di
centrosinistra alla carica di presidente della Regione Toscana. Su questo aspetto ci pare proprio che il sindaco Biondi abbia tempestivamente raggiunto il livello di aggiornamento 2.0. Da sindaco civico a umile servitore del Partito democratico gavorranese. Il Biondi
civico, quello versione 1.0, era quello che qualche Consiglio comunale fa impose alla sua maggioranza (piddina) di ritirare una mozione perché non condivisa preventivamente con i gruppi di minoranza; presa di posizione che lo portò inevitabilmente ad un confronto/scontro con la sua squadra di governo”.
“Oggi, a distanza di pochi mesi, ecco dinanzi a noi la versione 2.0 di Andrea Biondi – ancora il consigliere -; cioè la versione alla quale hanno ricordato che fine fanno i sindaci poco assoggettati al Pd gavorranese: vedi Massimo Borghi, sfiduciato dal Pd e cacciato a calci nel sedere; vedi Elisabetta Iacomelli, archiviata nel peggiore dei modi dopo un quinquennio scarsamente remissivo (analisi dei soli ultimi 10 anni)”.
“In definitiva, per la giornata di oggi ricordiamo ai cittadini gavorranesi, ed in particolar modo agli amici caldanesi, che la presentazione dei nuovi strumenti urbanistici non è, o quanto meno non dovrebbe essere, occasione per lanciare la campagna elettorale agli amici e compagni – conclude Maule -. Ennesima caduta di stile del sindaco Biondi, ormai sempre più affezionato e legato alla sua fascia da primo cittadino ed ai benefici che questa gli porta”.