GAVORRANO – Quale sarà il destino delle tante volumetrie minerarie di Gavorrano? Un ragionamento che è stato approfondito ieri pomeriggio durante il sopralluogo della galleria di Pozzo Impero, l’ingresso che serviva ai minatori per accedere alla miniera di pirite.
La visita si è svolta alla presenza di alcuni dirigenti della Regione Toscana, dei tecnici Eni Rewing, già Syndial, e dell’amministrazione comunale in ambito dei lavori di bonifica dei Bacini di San Giovanni. Un percorso che obbligatoriamente deve includere una riflessione sul futuro del patrimonio culturale minerario.
«Dopo dieci anni – dice il sindaco Andrea Biondi – dall’accordo delle Colline Metallifere del 2009, firmato allora in Regione dai comuni metalliferi con Syndial, inizierà a breve nel nostro territorio il primo stralcio dei lavori di bonifica dei Bacini di San Giovanni (sotto la frazione di Filare). La partita più grande si gioca nel definire un futuro per le molte volumetrie ex minerarie. Un futuro all’insegna della rigenerazione urbana, un futuro che deve significare fortificazione dei servizi museali e turistici offerti dal nostro territorio, ma soprattutto un futuro che deve guardare all’insediamento di nuove attività produttive attraendo nuovi investimenti».
«Un percorso – conclude il primo cittadino – che dovrà obbligatoriamente vedere il Comune di Gavorrano in prima fila nello stimolo verso i vari attori protagonisti».